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Prende il via a Macerata la seconda parte del progetto “Build the Future”

L'iniziativa ha l'obiettivo di contrastare in modo efficace il proliferare delle dipendenze, specie tra i più giovani

Progetto "Build the future" a Macerata

Al via il secondo atto di Build the Future, il progetto dell’Amministrazione comunale di Macerata che vede al suo fianco il Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’Area Vasta 3, che ha deciso di aumentare le risorse disponibili a vantaggio della sicurezza urbana con lo scopo di intervenire con un progetto di educazione e prevenzione alle varie forme di dipendenze nelle scuole della città  e quindi rivolto alle giovani generazioni.

La seconda parte del progetto è stata presentata oggi alla stampa dall’assessore alla Sicurezza e legalità Mario Iesari, dal vice sindaco Stefania Monteverde, dal direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, dal direttore del Dipartimento Dipendenze patologiche Area Vasta 3 Gianni Giuli e  dalla sociologa Silvia Agnani del team Build the future.

“C’è un pensiero nitido, profondo e ostinato a fondamento di Build the Future – afferma il sindaco Romano Carancini -.  È nitido perché vogliamo contrastare quelli che si presentano sempre più come i mali del nostro tempo, le dipendenze da droga, alcool e gioco patologico. È profondo perché accanto agli adolescenti dobbiamo proteggere anche i nostri bambini, considerato che le indagini internazionali ci raccontano che i rischi delle dipendenze patologiche si annidano sempre subdolamente tra le fasce di bambini che frequentano le scuole primarie. È infine ostinato perché come Comune di Macerata, insieme al Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’Area Vasta 3, continueremo a destinare risorse per combattere al fianco dei nostri giovani.” 

“Contro le dipendenze e le droghe – ha detto il vice sindaco Stefania Monteverde –  siamo impegnati in una alleanza educativa che vede al centro la scuola e il suo essere il luogo dove i giovani possano crescere consapevoli, liberi e autonomi, capaci di dire no a ciò che non vale.”

“L’avvio del secondo anno del progetto Build the future, grazie alla preziosa collaborazione di Asur, comincia a dare concretezza all’invito/promessa che è nel nome del Progetto e cioè Build, costruisci, il futuro. Un approccio di prevenzione al drammatico problema delle dipendenze – è intervenuto  l’assessore alla Sicurezza e legalità Mario Iesari – che si pone un obiettivo di medio/lungo periodo attraverso il rafforzamento delle capacità delle giovani generazioni di evitare le “false” scorciatoie offerte dalle diverse forme di dipendenza. Risultati immediatamente poco visibili ma l’unico percorso che può permettere davvero di vincere la guerra contro droghe, alcol e gioco d’azzardo. Prevenzione, rafforzamento della comunità e  supporto al lavoro di forze dell’ordine e della polizia locale per il controllo del territorio sono i valori distintivi delle scelte fatte dalla nostra Amministrazione in termini di Sicurezza Urbana. Build the future si inserisce perfettamente in questa strategia.

Dopo la prima fase del progetto che visto coinvolti circa 700 studenti dei quattro Istituti comprensivi Dante Alighieri, Enrico Fermi, Enrico Mestica e Convitto nazionale in un percorso di riconoscimento delle emozioni e sulla percezione di sé e sul ripensamento e la valorizzazione di luoghi sensibili a loro cari che li ha portati a vedere la città più accogliente e a misura di bambini e ragazzi, la il secondo step di Buld The Future vuole invece realizzare un programma di prevenzione “a lungo termine”, come auspicato dal NIDA (National Institute On Drug Abuse), dal momento che un intervento ripetuto negli anni aumenta in modo esponenziale la sua potenziale efficacia.

“Anche quest’anno l’Area Vasta 3, attraverso il coordinamento e la supervisione scientifica dei professionisti del dipartimento delle Dipendenze – ha detto il direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni – affianca il Comune di Macerata in questo importante progetto che vede coinvolti oltre 500 tra bambini e ragazzi in un percorso di prevenzione che può essere definito “di comunità”. Il lavoro di promozione della salute che ha come target le giovani generazioni parte dalla convinzione che supportare la gestione delle emozioni e delle relazioni sia il passaggio fondamentale per prevenire e contrastare ogni forma di dipendenza. Aiutare i ragazzi a sviluppare consapevolezza di sè, delle proprie potenzialità e sostenere la loro salute fisica e mentale significa avere generazioni più consapevoli e sane in futuro.”

“Il progetto Build The Future è stato per il nostro Dipartimento una scommessa – ha affermato Gianni Giuli direttore del Dipartimento Dipendenze patologiche Area Vasta 3 –  perché per la prima volta, raccogliendo la sollecitazione del Comune di Macerata, ci siamo cimentati in un progetto di prevenzione che non fa nessun riferimento esplicito ad alcol, droghe o dipendenze comportamentali ma abbiamo lavorato sul potenziamento delle life-skills e sulla riappropriazione e trasformazione dei luoghi cittadini. Considerando gli ottimi risultati ottenuti, sia in termini di partecipazione che di valutazione del progetto, cogliamo con la seconda annualità la preziosa occasione di poter realizzare un programma di prevenzione “a lungo termine e speriamo di poter proseguire questo innovativo e ambizioso percorso anche negli anni a venire.”

Il progetto prosegue rivolgendosi alle ultime classi della primaria e della secondaria di primo grado che vivono un momento di transizione e quindi di potenziale incertezza attraverso una prima fase, denominata “Build the Future Lab”, con incontri laboratoriali in classe con la rappresentazione di sè e delle skills attraverso oggetti e manufatti, momenti di gioco strutturato e discussioni in circle time, attività di ideazione e drammatizzazione di storie con il finale aperto, momenti di gioco e di condivisione del lavoro svolto con i genitori per le primarie, role-playing e così via.

Partendo dal presupposto che il cambiamento può essere inteso come fenomeno circolare che quindi non è necessariamente frattura con il passato ma si pone in continuità con quello che siamo, le attività laboratoriali in classe hanno lo scopo di valorizzare il racconto di sè e delle proprie capacità, per poi individuare le risorse che il bambino vuole potenziare ed, infine, esercitare l’utilizzo delle skills necessarie per affrontare le situazioni stressanti e nuove, leggendole come opportunità e non come ostacoli.

Le attività creative e la loro realizzazione nel tessuto urbano che ormai costituiscono il tratto distintivo di Build The Future acquistano da quest’anno uno spazio fisso presso il Centro per Famiglie del Comune di Macerata, in viale Indipendenza, all’interno dello spazio verde della Croce Verde, dove verranno svolte le attività della seconda fase denominata Build The Future Factory dal prossimo mese di novembre fino ad aprile 2020.

Lo spazio è stato immaginato come un logo in cui, attraverso l’ideazione e realizzazione di manufatti, supportata dal team creativo del progetto, i ragazzi abbiano modo di incontrarsi ed impegnarsi in un obiettivo comune da condividere poi con il resto della cittadinanza. Alla Factory, inoltre, proprio per accompagnare i ragazzi nelle delicate fasi dell’adolescenza, è sempre prevista la presenza di almeno un operatore psicosociale con cui confrontarsi. Lo spazio è aperto anche ai bambini delle primarie che saranno invitati a ideare e decorare una sorta di labirinto – tema del passaggio, della guida – in plexiglass da installare in uno dei parchi cittadini. Prevista anche la possibilità di intervenire con una decorazione/trasformazione nel nuovo polo scolastico alle casermette. La factory naturalmente sarà aperta ai genitori di tutti gli studenti.

Così come accaduto nel primo atto di Buld The Future, anche nel secondo, ad aprile, è previsto il Festival, un momento di sintesi che invaderà la città con le trasformazioni e riletture del tessuto urbano e mostrerà ai cittadini le attività svolte nell’anno.

Tutte le attività verranno realizzate con il supporto di un team di operatori composto da  pedagogisti, psicologi, educatori,  creativi, esperti di arti visive, e di comunicazione coordinati dai professionisti dell’UVPS del Dipartimento delle Dipendenze Patologiche AV3.

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