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Convegno e calendario delle celebrazioni per i centoventi anni della ferrovia

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Stampa Antica delle FerroviaTra meno di un mese la linea ferroviaria Civitanova-Albacina raggiunge il traguardo dei 120 anni di attività. Una storia lunga che merita di essere ricordata, ma che spinge la comunità maceratese anche ad interrogarsi sul futuro della propria ferrovia.

E così, nella ricorrenza dei 120 anni di esercizio della tratta ferroviaria, che percorre due vallate e collega la costa adriatica con il “cuore” dell’Italia, la Provincia di Macerata – avvalendosi del patrocinio delle società del gruppo Ferrovie dello Stato, della Regione Marche, dei Comuni e con la collaborazione di alcuni sponsor – ha programmato una serie di eventi celebrativi. Il primo si svolgerà sabato prossimo, 29 novembre, a Civitanova Marche dove dalle ore 9 nella Sala Cecchetti (viale Vittorio Veneto) amministratori pubblici ed esperti di mobilità si confronteranno in un convegno sulle prospettive di rilancio della ferrovia locale. Introdurranno i lavori il sindaco Massimo Mobili ed il presidente della Provincia, Giulio Silenzi. Poi avrà inizio la serie di interventi coordinati dall’assessore provinciale ai trasporti, Marco Romagnoli. Nell’ordine prenderanno la parola Antonio Calafati, dell’Università di Ancona sul tema “Metropolitana di superficie e mobilità sostenibile”; Massimo Sargolini, referente dell’Università di Camerino per il Programma pluriennale provinciale (“Percorsi e paesaggi”); un rappresentante dell’ATI Sintagma, raggruppamento incaricato dalla Regione, per riferire circa gli “scenari progettuali di valorizzazione delle linea ferroviaria”; Helmuth Moroder, presidente STA di Bolzano il quale porterà la testimonianza circa la valorizzazione delle linea Merano-Malles. Seguirà una tavola rotonda con la partecipazione di Danilo Antolini (Trenitalia), Paolo Pallotta (Rete Ferroviaria Italiana), Sergio Strali (dirigente regionale del settore trasporti pubblici locali), Paolo Pasquini (dirigente regionale settore mobilità ed infrastrutture), Bruno Gentile (Alstom Spa). Il successivo dibattito con interventi programmati sarà aperto dal presidente della Camera di commercio, Giuliano Bianchi, a cui faranno seguito Antonio Bruno (associazione utenti) ed un rappresentante delle organizzazioni sindacali. A chiusura del convegno interverrà l’assessore regionale ai trasporti, Pietro Marcolini.
A tutti i convegnisti sarà consegnata una copia, fresca di stampa, del libro rievocativo dei 120 anni della ferrovia, realizzato a cura di Giulietta Bastioni e Pacifico Aringolo.
Sono passati 120 anni da quel 23 dicembre 1888, giorno in cui fu inaugurato l’ultimo tronco della linea Civitanova-Albacina, quello tra Macerata e San Severino Marche. La storia della ferrovia maceratese però ebbe inizio molto prima, nel 1846, con la “sovrana disposizione” di Pio IX relativa all’approvazione del Piano generale delle line ferroviarie da costruirsi nello Stato Pontificio. Quel piano – ricorda lo storico Raoul Paciaroni, autore di una pubblicazione edita vent’anni fa dal Comune di San Severino Marche in occasione del Centenario – comprendeva una linea “che da Roma, correndo i luoghi più popolosi dell’Umbria e la valle del Potenza, mette in Ancona”. Era quello il primo documento ufficiale in cui compare la localizzazione del tratto marchigiano della ferrovia Roma – Ancona. Negli anni successivi si aprì – ricorda Paciaroni – un ampio dibattito sul tracciato della ferrovia, ma nonostante la disposizione papale indicasse la vallata del Potenza, con l’unità d’Italia la ferrovia per Ancona prese la via dell’Esino. La comunità maceratese si adoperò allora per la realizzazione di una propria ferrovia, ma qui iniziò la rivalità tra le vallate del Potenza e del Chienti. Come ricorda nella sua pubblicazione Raoul Paciaroni, l’Amministrazione comunale di Tolentino si impegnò a fare da mediatore e il 29 agosto 1863 propose la soluzione di compromesso che molti anni più tardi, con l’impegno finanziario dello Stato, permise di dare il via alla realizzazione: la linea ferroviaria sarebbe partita da Civitanova, doveva passare per Macerata e seguire il Chienti fino a Tolentino; quindi proseguire per la vallata del Potenza congiungendo San Severino, Castelraimondo, Matelica, Albacina. Cioè il tracciato oggi esistente.
Il 25 ottobre 1884 fu aperto il tratto Albacina-Matelica e un mese esatto più tardi quello da Civitanova a Pausola (Corridonia). L’anno successivo, il 15 settembre 1885, si inaugurò il tratto Matelica – Castelraimondo, il 22 maggio 1886 quello da Pausala a Macerata e il 24 giugno dello stesso anno fu aperto il tronco Castelraimondo-San Severino. La costruzione della linea era iniziata e proseguita dunque da entrambi i “terminali”; così il 23 dicembre 1888, con l’inaugurazione dell’ultimo tratto “centrale”, da Macerata a San Severino, la ferrovia risultò completata.
Dopo il convegno di sabato 29 novembre, le celebrazioni per i 120 anni della ferrovia Civitanova-Albacina proseguiranno nel mese di dicembre. Dal 15 al 21 nella stazione di Macerata viene allestita una mostra fotografica e di modellismo a cura del Dopolavoro ferroviario. Visite didattiche sono previste nelle stazioni di Macerata e Civitanova. Domenica 21 dicembre due treni speciali a vapore partiranno da Fabriano (ore 7) e da Ancona (ore 8). Entrambi, con soste intermedie in tutte le stazioni, arriveranno alle 10 a Macerata. Nella stazione sarà posta una targa commemorativa e dopo la S. Messa ci sarà la premiazione del concorso scolastico indetto dalla Provincia di Macerata sul tema “La ferrovia: ieri, oggi, domani”.

Dalla Provincia di Macerata

Redazione Macerata Notizie
Pubblicato Giovedì 27 novembre, 2008 
alle ore 23:12
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