Il Censis premia l’Università di Macerata per l’apertura verso l’estero, strutture e servizi
L’Università di Macerata è la più internazionale della regione. A decretarlo è la classifica generale degli Atenei stilata come ogni anno dal Censis per il quotidiano La Repubblica, che assegna all’Ateneo maceratese ben 87 punti per quanto riguarda l’internazionalizzazione, il quinto risultato più alto tra i diciassette atenei medi – quelli che hanno dai 10 mila ai 20 mila iscritti – e il primo tra gli atenei regionali.
Un risultato che premia la sempre maggiore apertura di Unimc verso l’estero, con l’attivazione, già nello scorso anno accademico, di un curriculum di laurea magistrale interamente in inglese in International economic and trade relations, che ha attirato molti giovani da India e Cina; il doppio titolo congiunto in Management dei Beni culturali con l’Università di Grenoble; le tre summer school e la winter school attivati con atenei prestigiosi come Princeton. Per il prossimo anno accademico, l’Ateneo arricchisce ulteriormente la propria offerta formativa con percorsi di internazionalizzazione a cominciare dalle lauree magistrali. Oltre alle già citate, saranno attivati anche un corso di laurea magistrale in Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale con l’Università francese Blaise Pascal e uno in Progettazione e gestione dei sistemi turistici con l’Università di Oviedo, Spagna.
L’Università di Macerata si colloca anche al quarto posto tra i medi atenei per la qualità delle proprie strutture, ossia posti aula, biblioteche e spazi sportivi. Molto buono anche il punteggio riportato per i servizi. E’ lievemente scesa la valutazione del sito web, al quale, però, l’Ateneo sta lavorando: tra settembre e ottobre sarà lanciata una nuova versione più aggiornata e ancora più accessibile. Per quanto riguarda l’offerta formativa, due delle ex Facoltà, oggi Dipartimenti – Scienze della formazione e Lettere e filosofia – permangono tra le migliori dieci di tutti gli Atenei, mega, grandi, medi e piccoli, tanto da meritarsi la tripla “A“, raggiunte, quest’anno, da Scienze politiche. Anche Economia ha registrato una notevole rimonta, con ben nove posizioni guadagnate rispetto allo scorso anno. Stabile Giurisprudenza, mentre per le altre – Beni culturali e Scienze della comunicazione – il Censis non ha elaborato classifiche. Dati confortanti, che si uniscono alle ottime perfomance riportate nella recente analisi del Sole 24 Ore, che vede l’Ateneo maceratese al 24° posto sui 58 atenei statali italiani per il tasso di occupazione dei propri laureati, con il 72,4% che trova lavoro a tre anni dalla laurea regionale; e al 13° posto per il basso numero di abbandoni dopo il primo anno di studi.
“L’Università di Macerata – commenta il rettore Luigi Lacchè – continua il suo percorso volto al consolidamento dei fondamentali. L’Ateneo sta diventando sempre più internazionalizzato e offre buoni servizi. L’ottima tenuta delle immatricolazioni, nell’anno accademico appena concluso, ci fa ben sperare e conferma che le famiglie possono stare tranquille: a Macerata i loro figli si trovano bene“.
dall’Università di Macerata
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