Camerino, Profumo accoglie le richieste di Snals e Uil: 90 posti alla scuola marchigiana
Il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, in visita a Camerino nei giorni scorsi per partecipare ad un convegno organizzato dalla Regione Marche in collaborazione con l’Università di Camerino ha annunciato che assegnerà 90 posti in più per il corpo docente regionale.
All’interno dell’incontro infatti il ministro ha incontrato le segretarie regionali dei sindacati della scuola Snals Paola Martano e Uil Claudia Mazzucchelli, l’assessore regionale al Lavoro e all’Istruzione Marco Lucchetti e il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Michele Calascibetta. Le segretarie regionali hanno esposto al ministro la complessa situazione in cui versa la scuola marchigiana, anche a causa dell’incremento di circa 2.300 alunni per l’anno scolastico 2012-2013 a fronte però di una riduzione del corpo docente.
“Proprio giovedì 19 luglio -spiegano Martano e Mazzucchelli- è arrivata dal Ministero della Pubblica Istruzione la notizia del ripristino di 90 posti che serviranno a fronteggiare le emergenze più evidenti e dare risposte tempestive alle istanze del mondo scolastico. A proposito di emergenze, allo scientifico Galileo Galilei di Ancona lunedì prossimo si dovrà decidere di riorientare sei alunni in una prima classe da 36, per via del numero eccessivo di alunni per classe. A questi ragazzi di fatto viene impedito di scegliere il loro percorso formativo con una grave violazione del diritto allo studio”.
Le segretarie regionali auspicano che i 90 posti, anche se ancora non sufficienti a risolvere le criticità della scuola marchigiana, possano almeno contribuire a migliorarne l’offerta formativa ad esempio consentendo il ripristino dei corsi serali per adulti e della scuola in carcere. Stesso problema si sta verificando sul fronte del personale Ata (tecnico amministrativo) il cui numero è da anni inferiore alle reali necessità del sistema scolastico della nostra regione.
Forte l’impegno dei sindacati anche su questo fronte pur nella consapevolezza della difficile situazione economica del paese. “Vogliamo garantire una scuola di qualità –concludono le segretarie regionali- che rimane l’unico elemento che può aiutare la nazione ad uscire da questa crisi economica attraverso un’adeguata formazione delle nuove generazioni”.
da Uil
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