Macerata, giovani in azione contro lo sfruttamento del lavoro minorile
Lo sfruttamento del lavoro minorile nel mondo ha numeri impressionanti: 215 milioni di bambini sono ogni giorno occupati in attività lavorative molto spesso pericolose. Circa la metà dei minori sfruttati ha un’età compresa tra i 5 e i 14 anni.
Questi dati sono stati forniti da Maria Gabriella Lay, funzionario dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), agenzia dell’Onu, intervenuta a Macerata all’evento conclusivo del progetto “I giovani in azione per il 12 giugno”, organizzato in occasione della Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile. L’iniziativa si è svolta nell’Auditorium San Paolo dell’Università di Macerata, per l’organizzazione dell’Associazione onlus “LumbeLumbe”, in collaborazione con la Provincia di Macerata, la Comunità montana dei Monti Azzurri ed i Comuni di Sarnano, Sant’Angelo in Pontano, Monte San Martino e Penna San Giovanni.
Numerosi gli interventi programmati, moderati dall’ex direttore del TG1 e corrispondente Rai da New York, Giulio Borrelli. Il presidente dell’associazione LumbeLumbe, gen. Italo Governatori, ha sottolineato che l’intero progetto, coordinato da Alberto Filippone (consulente ILO), ha coinvolto attivamente 150 ragazzi delle scuole dell’obbligo e giovani diplomati, i quali - sostenuti da venti tutor dell’Associazione – hanno partecipato a dei laboratori di sensibilizzazione gestiti con la metodologia “Scream”, volta a sostenere i diritti dei bambini attraverso l’educazione, l’arte e i media. Questo percorso ha portato alla realizzazione di sette grandi tele (3,5×7,8 metri) esposte nell’auditorium e nella vicina “Loggia del Grano”. Ogni tela raffigura il tema dello sfruttamento del lavoro minorile secondo l’interpretazione dei ragazzi che le hanno realizzate.
Al momento convegnistico, a cui ha inviato un saluto il direttore dell’Ufficio ILO per l’Italia, Luigi Cal, sono intervenuti l’assessore provinciale alla cooperai zone internazionale, Leonardo Lippi, l’assessore comunale alla politiche giovanili, Federica Curzi, la professoressa Ines Corti (delegata dal rettore Lacché), il vicario vescovile, mons. Pio Pesaresi, il presidente della Comunità montana di San Ginesio, Giampiero Feliciotti, i sindaci Eraldo Mosconi (Sant’Angelo in Pontano), Valeriano Ghezzi (Monte San Martino), Franco Ceregioli (Sarnano) e il vice sindaco di Penna San Giovanni, Giacomo Sufferini. Tutti i ragazzi che hanno partecipato al progetto erano presenti nell’Auditorium indossando la maglietta con il simbolo della campagna dell’ILO contro lo sfruttamento minorile e il cappellino rosso dell’associazione “LumbeLumbe”.
dalla Provincia di Macerata
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