E’ stato posto in stato di fermo una persona, di cui non e’stato divulgato il nome, sospettata di appartenere alla banda responsabile della tentata rapina alla Fitist Security di Piediripa di Macerata dell’8 marzo.

La rapina, poi fallita, avrebbe portato a un bottino consistente di 25 milioni di euro.
Sono già scattate le manette a quattro pregiudicati, tutti del Lazio: sono finiti in galera (tre a Montacuto, uno a Fermo) Giuseppino Coppola di 48 anni, residente a Pomezia; Massimo Morresi, 49 anni, di Castel Madama; Maurizio Meucci, 54 anni, di Tivoli e Attilio Clementi, 53 anni, di Guidonia.

Tutti e  quattro rapinatori della Fitist Security di Piediripa si sono mascherati da uomini della politica per il fallito colpo che li ha visti passare — in poche ore – dall’illusione di una riuscita rapina a una cella carceraria.

Indossavano le maschere di Massimo D’Alema ed Oscar Luigi Scalfaro i banditi arrestati alle 19.30 dell’8 marzo dalla polizia di Macerata e dai carabinieri, mentre tentavano la fuga a bordo di due furgoni carichi di 35 milioni di euro. Dieci auto di agenti hanno bloccato i due furgoni sui quali, oltre ai soldi, erano stati caricati gli hard disk dell’impianto di videosorveglianza con le immagini della rapina.

Un’altra persona e’ stata denunciata a piede libero sempre in relazione allo stesso episodio, in qualità di presunto basista, mentre sussitono ancora indagini per identificare altri soggetti coinvolti.