Sanità: Cingoli ha un ospedale “precario”. Protesta la Uil FPL
La città di Cingoli ha un “ospedale precario“ perché la metà del personale dipendente si trova in una situazione cronica di precariato. Lungodegenza, Medicina, Potes/118 e Radiologia sono reparti tenuti in piedi dal 50% di personale precario, infatti ben 24 operatori su 49 sono precari. Trattasi di Infermieri, Operatori socio sanitari, Fisioterapisti della riabilitazione e Tecnici di radiologia. Addirittura nella Lungodegenza la percentuale di personale precario arriva al 78%.
Una situazione che sembra paradossale ma che invece è reale.
L’Ospedale di Cingoli rappresenta un punto importante della Sanità marchigiana, sia per le sue caratteristiche di eccellenza, sia per la sua dislocazione geografica che è e deve rimanere un punto di riferimento per i cittadini del comprensorio.
Nel primo semestre del 2012 saranno diversi i contratti a tempo determinato che andranno a scadere senza possibilità di proroga e ciò mette a rischio la continuità dei posti di lavoro e desta forte preoccupazione soprattutto per la quantità e qualità del servizio che verrà reso ai cittadini ed utenti della Sanità. Il personale precario che andrà presto in scadenza, già da anni lavora in questi reparti ed è stato formato adeguatamente per le specifiche procedure assistenziali delle Unità operative del presidio cingolano. Perché l’Azienda (ex ZT5 di Jesi) rischia correntemente di perdere e lasciarsi scappare personale formato solamente perché non ha mai veramente attuato una adeguata programmazione di assunzioni di personale in dotazione stabile?
Ricordiamo l’investimento strutturale del 2009 proprio sull’Ospedale di Cingoli e non ci si può in alcun modo permettere che questo investimento venga buttato al vento insieme al capitale umano che proprio a Cingoli ha formato e creato ciò che oggi esiste.
L’Azienda (ex ZT5 di Jesi) deve necessariamente prevedere un Piano occupazionale che garantisca l’assistenza in modo stabile e non attraverso un precariato che nel tempo diviene cronico.
Infermieri, Operatori socio sanitari, Fisioterapisti e Tecnici di Radiologia sono seriamente e giustamente preoccupati del loro futuro e di quello dell’Ospedale di Cingoli che hanno contribuito a costruire dal punto di vista assistenziale.
Altro punto dolente e segno di mancata organizzazione è quello per cui attualmente il presidio cingolano è privo di coordinatori/caposala nei rispettivi reparti quando fino a qualche mese fa ce n’erano almeno due. E’ facile comprendere come questa organizzazione non vada nel verso giusto e come UIL FPL possiamo affermare con certezza che se il presidio ospedaliero di Cingoli c’è e continua ad esistere è quasi esclusivamente per la passione e la dedizione del personale dipendente che per la maggior parte è giovane e pieno di energia. Manca però la certezza di un posto di lavoro o la possibilità di concorrere per ottenerlo. E questo fa la differenza!
La UIL FPL ritiene che la dotazione di personale del presidio ospedaliero di Cingoli vada “stabilizzata” e non lasciata in balìa del precariato. Anzi, si dovrebbe adeguatamente valutare anche un rafforzamento dei servizi poiché, come detto, Cingoli ha una posizione geografica che la rende quasi unica nel suo genere. Come UIL FPL chiederemo questo all’Azienda e soprattutto chiediamo di discutere del Piano di assunzioni anno 2012 che, nonostante le ripetute richieste, non viene mai portato dall’Azienda (Area Vasta n.2) al tavolo di confronto sindacale.
Questo rappresenta una grave violazione delle relazioni sindacali, ma soprattutto un’offesa per il personale precario che ogni giorno si dedica all’assistenza ai pazienti e al funzionamento del sistema. Sinceramente non vorremmo che l’Azienda si dirigesse verso politiche di esternalizzazione a favore di attori esterni al sistema (es: agenzie interinali, lavoro in somministrazione, etc…) andando a sostituire avvisi e concorsi con appalti di servizi, contravvenendo con ciò al princìpio cardine di selezioni e concorsi pubblici per l’accesso nella Pubblica Amministrazione. Se così fosse, ci sarà la ferma e forte opposizione della UIL FPL.
La situazione dell’ospedale di Cingoli dimostra, se ve ne fosse il bisogno, di quanto sia importante portare a termine presto e bene il concorso per Infermieri ed Oss che l’Area Vasta 2 ha messo in cantiere, sia quanto possa essere determinante analizzare la dotazione organica poiché sono molti i profili che necessitano di assunzioni in forma stabile al posto di un precariato troppo diffuso e temporalmente lungo!
Su quest’ultimo fattore Jesi è stata purtroppo sempre la capofila del precariato all’interno del Servizio Sanitario regionale.
La UIL FPL si impegnerà in questa analisi per riuscire a rendere effettive ed evidenti le necessità dotazionali dell’Asur Area Vasta n.2 finalizzate a dare stabilità ai servizi ed al personale dipendente. Già in vista una richiesta di incontro urgente alla Direzione di Area Vasta n.2.
dalla Segreteria Provinciale UIL-FPL di Ancona
e per il Gruppo Aziendale UIL FPL di Area Vasta n.2 – Jesi
Rossano Moscatelli
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