Rifiuti: la Provincia autorizza la discarica a Fosso Mabiglia di Cingoli
Il trasporto fuori dai confini provinciali dei rifiuti prodotti in provincia di Macerata (dopo essere stati abbancati per più di un anno nel fermano, dal 1 luglio scorso sono conferiti nella discarica di Maiolati) ha ormai i mesi contati. Nell’estate del 2012, quindi tra circa un anno, potrà essere in funzione, infatti, la prima delle quattro “vasche” previste nella nuova discarica di Fosso Mabiglia, in località Castelletta del Comune di Cingoli, che fungerà da sito di smaltimento d’appoggio al Cosmari, il Consorzio obbligatorio per lo smaltimento dei rifiuti della provincia di Macerata.
La Giunta provinciale – come ha annunciato il presidente Antonio Pettinari in un’apposita conferenza stampa – ha deliberato la concessione dell’Autorizzazione integrata ambientali (AIA) al progetto presentato dal Cosmari per la realizzazione della nuova discarica, la prima ad essere autorizzata dalla Provincia sul proprio territorio. Da questo momento, pertanto, il Cosmari può procedere all’appalto (circa 8 milioni di euro, comprensivi anche delle opere di viabilità a servizio dell’impianto) per realizzare l’impianto nel sito che lo stesso Consorzio aveva individuato nel 2008. L’area interessata, comprensiva di viabilità e piazzali, si estende per circa dieci ettari.
Gli abbancamenti di rifiuti saranno limitati ad una quantità di 450 mila metri cubi, in un periodo massimo di 7 anni e 4 mesi. Questo limite temporale – ha precisato Pettinari – dovrà esser rispettato anche se la quantità abbancata dovesse risultare inferiore a quella massima prevista. Con l’autorizzazione, la Giunta provinciale ha approvato anche diversi atti a corredo del progetto, tra cui la variante urbanistica, la dichiarazione di pubblica utilità (necessaria ai fini degli espropri), il piano finanziario, che prevede – tra l’altro – un “equo indennizzo” di circa 4 milioni di euro a favore dei Comuni territorialmente coinvolti (direttamente o perché confinanti) e il piano di gestione. Nell’esaminare quest’ultimo, la Giunta provinciale – ha sottolineato il presidente – è stata particolarmente attenta alla modalità di conferimento e di abbancamento dei rifiuti, affinché sia tutelata al massimo la salute dei cittadini, la salubrità dell’area e la salvaguardia dell’ambiente durante la gestione, ma anche dopo la chiusura della discarica. Il conferimento avverrà per almeno il 65% con il sistema ad “ecoballe”, che offre maggiori garanzie, sia nella fase di trasporto, sia nell’abbancamento stesso, oltre a garantire una riduzione volumetrica del rifiuto. La copertura quotidiana dei rifiuti abbancati avverrà con teloni a “carboni attivi” in grado di trattenere i cattivi odori. Inoltre ogni vasca sarà dotata di pozzi di captazione del biogas, il quale sarà utilizzato per la produzione di energia elettrica a servizio dell’impianto stesso. Anche il percolato sarà raccolto in appositi silos dislocati nella discarica e quindi avviato alle operazioni di smaltimento nei modi dovuti.
Contestualmente all’autorizzazione per la nuova discarica, la Giunta provinciale ha adottato un’altra delibera che contiene un atto di indirizzo per il Cosmari. Esso è finalizzato a chiedere l’individuazione – nel più breve tempo possibile – di almeno altri due siti in cui realizzare le discariche che dovranno in seguito (una alla volta) sostituire quella di Fosso Mabiglia. Per fare questo il Cosmari dovrà avviare una fase di concertazione con le Amministrazioni comunali di Camerino, Cingoli, Mogliano, San Severino e Treia nei cui territori il Piano provinciale dei rifiuti individua altri siti potenzialmente idonei. “Questo – ha detto Pettinari – affinché non si debba più ripetere in futuro una situazione d’emergenza rifiuti come quella in atto, le cui conseguenze ricadono prima di tutto sui cittadini”. “Avviare per tempo tale programmazione – gli ha fatto eco l’assessore Leonardo Lippi, presente alla conferenza stampa insieme ai colleghi di Giunta Bianchini, Palombini e Torresi – è necessario anche perché una volta individuati i siti, si possono prevenire ed evitare in quelle zone situazioni di espansione abitativa o di altro genere, in contrasto o inconciliabili con la presenza di discariche”.
da Ufficio Stampa Provincia di Macerata
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