Provincia: interrogazione della Lega sulla situazione di Poltrona Frau
Le prospettive produttive ed occupazionali dello stabilimento tolentinate di Poltrona Frau e degli altri marchi storici preoccupano non poco la Lega Nord della Provincia di Macerata: tra acquisiti in proprietà, scelte di delocalizzazione per alcune fasi di lavorazione in Paesi dell’Est Europeo e ingenti tagli di posti di lavoro da parte della Proprietà, il rischio è che possano seguire a ruota altre realtà produttive del gruppo come la Poltrona Frau di Tolentino, mettendo in crisi questo distretto della pelletteria e del mobile come è già avvenuto per la Gabrielli.
Per questo il Capogruppo della Lega Nord al Consiglio provinciale di Macerata, Luigi Zura-Puntaroni, ha presentato un’interrogazione urgente a risposta scritta al Consiglio, al fine di conoscere se, anche nei mesi scorsi durante la gestione Commissariale, l’amministrazione provinciale “abbia acquisito notizie o sia intervenuta nei confronti della Proprietà e della Dirigenza Frau a salvaguardia dei livelli occupazionali”.
Zura-Puntaroni chiede anche “se abbia concordato una linea condivisa ed efficace con il Sindaco del Comune di Tolentino perché sia scongiurato ogni tentativo di scippo per un marchio così importante nato e cresciuto nel nostro territorio, fino a raggiungere vertici di altissima qualità, apprezzata in tutto il mondo. E quali iniziative intenda assumere a breve termine, d’intesa anche con la Regione Marche, per favorire e promuovere un ‘Distretto della calzatura, della pelletteria e del mobile’ su gran parte del territorio provinciale a tutela dell’alta tecnologia raggiunta dagli imprenditori e dalle maestranze locali e finalizzate alla salvaguardia dell’intera economia Provinciale”.
“Delocalizzare in Romania o in altre aree del mondo – si legge nell’interrogazione – dove il costo della manodopera risulta molto più basso rispetto a quello italiano, comporterebbe un risparmio di circa il 50% per 70 mila ore di cucitura. Ma comunque, come rilevato dai Sindacati, non superiore a 500 mila euro. Poca cosa se paragonato al Premio di oltre 1 milione e mezzo di euro recentemente concesso all’Amministratore Delegato. Inoltre a capo del Gruppo Frau c’è la Famiglia Montezemolo, con Luca Cordero che ama definirsi ‘Ambasciatore del made in Italy nel Mondo’, e che di fatto poi fa viaggiare in Italia treni francesi e ha cominciato a far comporre i mobili del Gruppo, di cui è il maggiore azionista, in Romania. Senza dimenticare che nel distretto della Calzatura iniziano a consolidarsi laboratori clandestini condotti da immigrati cinesi che producono e contraffanno calzature spacciate per Made in Italy, e che fino ad oggi i nostri politici e amministratori nulla hanno fatto per impedire ciò che è già avvenuto a Prato per il tessile e l’abbigliamento”.
Delle preoccupazioni espresse dalle maestranze di Poltrona Frau e fatte proprie dai sindacati interni, risulta che ad oggi il reparto cucitura è composto da 10-15 unità ed alcune fanno già orario ridotto part-time. Sembra già deciso che la gamma letti di Frau effettuerà tutta la cucitura in Romania e già dal 2009 è avvenuta la terzializzazione per tutti i magazzini. Dallo stesso anno i trasporti sono gestiti da una Società di Modena, la Transmec Group, con i vecchi trasportatori prima assunti dalla suddetta società già tutti licenziati. Questa la situazione per la quale il consigliere e capogruppo di Lega Nord nel nuovo Consiglio Provinciale di Macerata Zura-Puntaroni chiede risposte urgenti.
da Lega Nord Macerata
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