Ricostruzione e solidarietà per l’imprenditoria femminile di Acquasanta Terme, Montefortino e Pioraco
Sciapichetti: “La rinascita dei territori passa dalla ripresa economica”

Il rilancio delle zone terremotate partendo dalle piccole attività economiche gestite da donne: una ricostruzione al femminile che vede in prima linea il Club Soroptimist International d’Italia con i primi tre progetti, finanziati dalla solidarietà delle associate, realizzati ad Acquasanta Terme (AP), Montefortino (FM) e Pioraco (MC). L’iniziativa è stata presentata in Regione, alla presenza della presidente nazionale Leila Picco, dell’assessore Angelo Sciapichetti e degli amministratori comunali.
“La rinascita dei territori passa dalla ripresa economica, dalla ricostruzione di quel tessuto produttivo locale che rappresenta l’ossatura imprenditoriale dell’area appenninica – ha evidenziato Sciapichetti – Quando le associazioni e le istituzioni collaborano, i risultati sono immediati e tangibili”.
Il Soroptimist International è un’organizzazione per donne, impegnate in attività professionali e manageriali. Sostine il loro potenziale individuale e collettivo, le loro aspirazioni. Promuove opportunità per trasformare la vita delle donne valorizzando la rete globale delle socie e la cooperazione internazionale. Attraverso le donazioni, ad Acquasanta Terme la titolare di una società specializzata nella lavorazione dei funghi porcini ha ricevuto un macchinario in sostituzione di quello distrutto dal sisma del 30 ottobre, riprendendo l’intero ciclo della produzione. A Montefortino è in funzione un bar-edicola, arredato e dotato dei servizi necessari. A Pioraco sono stati donati due moduli prefabbricati per l’allestimento di un negozio di frutta e verdura e altri due per un negozio di fiori.
La scelta dell’associazione, ha detto Leila Picco, “è stata quella di evitare i contributi a pioggia che non avrebbero consentito realizzazioni importanti. Sostegni sono arrivati dai Club italiani, ma anche dall’estero, come Francia, Belgio e Budapest. Le nostre donazioni riguardano pure l’Umbria e l’Abruzzo, ma la nostra forte presenza nelle Marche e l’attaccamento al territorio hanno consentito di percepire le priorità e di realizzare subito quanto necessario localmente”.
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