Macerata, duemila studenti in corteo. Blocco totale del traffico cittadino
L’onda anomala marchigiana non si arresta. Dopo le iniziative regionali promosse dalle assemblee permanenti no133 degli atenei, grande giornata di mobilitazione oggi a Macerata, come in tante altre città in tutta Italia, verso la manifestazione nazionale di venerdì 14 novembre.
Nella mattinata di venerdì 7 novembre, il movimento studentesco si è dato appuntamento in Piazza Pizzarello, dove si sono ritrovati gli studenti di tutti gli istituti medi della città, delegazioni dalle scuole superiori di Civitanova, Recanati, Sarnano e Loreto e gli universitari che proseguono con l’occupazione della facoltà di Scienze della Comunicazione. Oltre 2000 persone hanno letteralmente invaso la città, una manifestazione straordinaria in termini di partecipazione come mai visto da anni; un serpentone rumoroso e colorato aperto dallo striscione "Non taglierete il nostro futuro. L’onda anomala vi travolgerà". All’altezza della rotonda di fronte all’arena Sferisterio, snodo nevralgico per la viabilità cittadina, il corteo si è riversato in strada invadendo l’intera sede stradale: "Se ci tolgono il futuro, noi blocchiamo la città!".
Per oltre un’ora la grande manifestazione spontanea e determinata di oggi ha bloccato totalmente il traffico da e per Macerata. Il corteo si è trasformato in un momento assembleare che ha visto avvicendarsi gli interventi delle scuole in agitazione, degli universitari in occupazione, dei ricercatori e dei lavoratori precari presenti. Tutti uniti nel respingere le false aperture del governo e rivendicare l’immediato ritiro delle leggi 133 e 137. La manifestazione si è poi conclusa in Piazza Mazzini da dove sono partiti cortei spontanei verso il liceo Scientifico, l’Istituto d’Arte e la facoltà occupata di Scienze della Comunicazione. L’onda anomala marchigiana si ingrossa e prepara la grande mareggiata: è stato rilanciato il percorso per estendere e garantire la partecipazione di tutti a Roma il 14 novembre, per essere in tanti dalle Marche nella grande manifestazione nazionale promossa dal basso dalle università e dalle scuole in rivolta in tutta Italia.
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