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“Umanità Migrante”: a Tolentino incontro con lo scrittore Fabio Geda

Locandina Umanità Migrante“Umanità migrante”è il titolo dell’incontro, promosso dall’Assessorato all’Immigrazione del Comune di Tolentino, che si terrà venerdì 21 gennaio alle ore 21.30 all’Auditorium della Biblioteca Filelfica. Ospite lo scrittore Fabio Geda che presenterà il suo ultimo libro“Nel mare ci sono i coccodrilli. Storia vera di Enaiatollah Akbari” dove narra le vicende umane e personali del viaggio di un giovane profugo dall’Afghanistan all’Europa. L’iniziativa è promossa in collaborazione con la Consulta degli Immigrati, il Servizio di mediazione Culturale, l’Informagiovani, LaComunitàSulColle e la Bottega del Libro.

Se nasci in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, – scrive Geda – può capitare che, anche se sei un bambino alto come una capra, e uno dei migliori a giocare a Buzul-bazi, qualcuno reclami la tua vita. Tuo padre è morto lavorando per un ricco signore, il carico del camion che guidava è andato perduto e tu dovresti esserne il risarcimento. Ecco perché quando bussano alla porta corri a nasconderti. Ma ora stai diventando troppo grande per la buca che tua madre ha scavato vicino alle patate. Così, un giorno, lei ti dice che dovete fare un viaggio. Ti accompagna in Pakistan, ti accarezza i capelli, ti fa promettere che diventerai un uomo per bene e ti lascia solo.

Da questo tragico atto di amore hanno inizio la prematura vita adulta di Enaiatollah Akbari e l’incredibile viaggio che lo porterà in Italia passando per l’Iran, la Turchia e la Grecia. Un’odissea che lo ha messo in contatto con la miseria e la nobiltà degli uomini, e che, nonostante tutto, non è riuscita a fargli perdere l’ironia né a cancellargli dal volto il suo formidabile sorriso. Enaiatollah ha infine trovato un posto dove fermarsi e avere la sua età. Questa è la sua storia.

Prendete quindi un bambino che non sa quando è nato. Immaginate che abbia un sorriso gentile e malinconico e una nutrita dose di ironia, e che intorno ai dieci anni cominci un viaggio verso qualcosa che non conosce, alla ricerca di un posto qualunque in cui crescere. Mettiamo che questo bambino sia nato nella provincia di Ghazni, nel Sud-est dell’Afghanistan, che appartenga all’etnia hazara, quella dai tratti mongolici, perseguitata da pashtun e talebani, e che il suo viaggio lo porti ad attraversare, oltre alla propria nazione, il Pakistan, l’Iran, la Turchia e la Grecia, per trovare, dopo cinque anni spesi in strada tra lavori improbabili, speranze impreviste e momenti drammatici, una casa e una famiglia in Italia.

Se questo giovane afghano, che oggi ha vent’anni, avesse voglia di raccontare la propria storia a qualcuno che accetti di scriverla, che sappia farsi permeare dalle sue parole, masticando ricordi nel tentativo di restituirli al lettore con la stessa forza narrativa di un romanzo, rispettandone lo sguardo e le verità, e se incontrasse Fabio Geda, ecco che, allora, il risultato sarebbe questo libro. Un tentativo entusiasta e dialogico di ricucire i pezzi di una vicenda personale, quella di Enaiatollah Akbari, strappati via dagli eventi drammatici della nostra storia recente, tra Medio Oriente e Occidente. Brandelli di voci, di visi, di avvenimenti sparsi nelle stanze della memoria dall’incedere della vita. In un viaggio, cartina alla mano, che Enaiatollah Akbari ripercorre anche quando dimenticare sarebbe più semplice, e che racconta, ri-racconta, soprattutto a se stesso, ma con la speranza che tutti lo ascoltino.

Lo scrittore Fabio GedaFabio Geda è nato nel 1972 a Torino, dove vive. Si occupa di disagio minorile e animazione culturale. Scrive su «linus» e su «La Stampa» circa i temi del crescere e dell’educare. Collabora stabilmente con la Scuola Holden, il Circolo dei Lettori di Torino e la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura. Ha pubblicato i romanzi Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani (selezionato per il Premio Strega, Miglior Esordio 2007 per la redazione di Fahrenheit, vincitore del Premio Marisa Rusconi e, in Francia, del Prix Jean Monnet des Jeunes Européens) e L’esatta sequenza dei gesti (vincitore del Premio dei Lettori di Lucca). Gioca nell’Osvaldo Soriano Football Club, la Nazionale Italiana Scrittori.
 
dal Comune di Tolentino

Redazione Macerata Notizie
Pubblicato Venerdì 21 gennaio, 2011 
alle ore 10:38
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