Ieri pomeriggio sono state tratte in arresto due donne del nord-est, resesi colpevoli di aver perseguito un anziano maceratese imponendogli di versare loro ingenti somme di denaro in cambio del silenzio su presunte informazioni infamanti sul suo conto.

Alle ore 19,00 di ieri, in Piazza Nazario Sauro di Macerata l’Ufficio Prevenzione Generale e la Squadra Mobile della Questura di Macerata hanno tratto in arresto due cittadine del nord-est (mamma e figlia) per il reato di estorsione ai danni di un cittadino maceratese di settant’anni.
Alle fine dello scorso settembre il cittadino maceratese si presentava all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Macerata per sporgere una denuncia nei confronti di due donne dell’est (di anni 40 e anni 20), responsabili di avergli estorto, a partire dallo scorso mese di luglio, ingenti somme di denaro, ingenerando nella vittima la paura di rivelare infamanti accuse, nel caso non avesse ottemperato alle loro richieste.

La donna di 40 anni aveva convissuto con l’uomo per oltre 7 anni e durante la convivenza aveva fatto giungere anche la figlia, all’epoca appena undicenne, che ha convissuto con la madre a casa dell’uomo maceratese.
Dopo anni di convivenza, l’uomo decide di interrompere, a causa dei problemi con la donna, la loro relazione per cui la stessa e la figlia ritornano in patria, anche se avevano regolare carta di soggiorno a tempo indeterminato.
Nello scorso giugno, la donna ritorna in Italia ed inizia a ricattarlo, richiedendogli la somma di € 10.000, minacciando di screditarlo verso i vicini e, soprattutto, agli occhi dei figli dell’uomo, che non aveva mai accettato la relazione del padre.
Il denunciante, impaurito dalle possibili conseguenze di tali minacce, il 12 luglio scorso consegnava la somma richiesta e la donna, gli rilasciava una sorta di quietanza, nella quale dichiara di non avere più nulla a pretendere dall’uomo e che sarebbe partita definitivamente.
La donna non parte e ritorno dall’uomo a chiedere altra somma di denaro ed incomincia a minacciarlo inviandogli SMS in cui minacciava che lui avrebbe pagato il male fatto a lei ed alla figlia. Dopo alcuni giorni all’uomo arriva altro SMS nel quale lamentava che si sarebbe uccisa nel suo giardino. Per ultimo all’uomo giunge una raccomandata nella quale si paventa una denuncia per atti sessuali posti dallo stesso sulla figlia della donna straniera, che all’epoca era minorenne.

L’uomo a questo punto cede alla richiesta accettando di consegnare alle due donne ed avvisa subito la Polizia. Nel pomeriggio di ieri l’epilogo quando all’uomo giunge la telefonata della donna che chiede 8.000,00 e gli fissa l’appuntamento alle 19 di ieri in piazza Nazario Sauro di Macerata.
All’appuntamento oltre all’uomo erano appostati anche gli Agenti della Squadra Mobile e dell’UPGS che fermano le due donne dopo che le stesse avevano ricevuto una busta contenete la somma di 8.000,00.
Entrambe le arrestate sono state condotte al carcere di Camerino.

dalla Questura di Macerata