Marcia di protesta dei dipendenti Tombolini
In 150 a muoversi contro il tribunale e contro l'Inps
Non bastavano le scosse di terremoto, anche il fallimento della Tombolini è crollato sulle spalle dei 150 dipendenti, sospesi per ora. Il fallimento è stato dichiarato qualche settimana fa dal Tribunale di Macerata su istanza dell’Inps per i debiti contratti dalla prestigiosa azienda, fiore all’occhiello marchigiano. Hanno marciato giovedì 1° dicembre contro il tribunale e contro l’istituto di previdenza sociale, che dovrebbe in qualche modo tutelarli. A marciare con loro ci sono stati anche i sindaci Ornella Formica di Colmurano, Paolo Giubileo di Urbisaglia e i tre sindacati Cigl, Cisl e Ugl.
Hanno chiesto l’attenzione delle istituzioni, della Regione per un provvedimento ad hoc per poterle tutelare e anche dello stesso premier Renzi. Per ora non c’è nessuna risposta. Con gli eventi sismici del 26-30 ottobre, una buona parte delle famiglie hanno perso le loro case, sono costrette a vivere in roulotte ed ora è comparsa anche l’angosciante prospettiva della disoccupazione.
Davanti a loro vedono indifferenza, si domandano perché si parla della violenza sulle donne, dal momento che il 90% dei dipendenti sono donne, ma la loro condizione non cambia.L’unica che sembra aver prestato attenzione al loro grido di aiuto è stata l’onorevole Irene Manzi, ma appare l’unica sola vicina. Erano state promesse delle tutele tre settimane fa che a quanto pare sono state concesse.
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