Macerata, ancora nubi sulla politica cittadina
Ancora nubi e contrasti all’interno della maggioranza di governo in Comune, con Pdci e Idv pronte a lottare sulle attribuzioni delle cariche e dei ruoli di assessore. Il PD rivendica a Carancini la sua libertà di decisione.
La giornata politica di ieri a Macerata è stata caratterizzata ancora una volta dalle controversie insanabili tra le forze politiche che hanno concorso alla vittoria del centro-sinistra e del Sindaco Romano Carancini. Al centro del dibattito, la definizione dell’attribuzione delle deleghe e delle cariche principali all’interno del Consiglio Comunale, cui aspirano i Comunisti Italiani e la Federazione della Sinistra, usciti con un ottimo risultato dalle ultime elezioni. Aspirazione legittima, secondo il segretario regionale del Pdci, Cesare Procaccini, intervenuto sulla questione. “Abbiamo il 7,4 per cento e la richiesta di due cariche istituzionali mi pare naturale, ma né il Pd né il sindaco hanno voluto ascoltare – continua Procaccini – Chiediamo al sindaco di riparare all’errore fatto”. L’errore cui si riferisce il segretario è l’elezione ad assessore di Luciano Pantanetti (Rc), nominato senza un gruppo di partito proprio alle spalle, mentre un rappresentante del Pdci avrebbe ben quattro consiglieri decisi a proseguire nella loro rivendicazione nei confronti di Carancini. Proprio per evitare fratture ben più ampie, il Sindaco ha convocato ieri, a sorpresa, un vertice notturno con i maggiori esponenti del Pdci, fissata per le 21,30, per cercare di ricomporre lo strappo con una forza compatta nel voler proseguire, restando così le cose per i prossimi cinque anni, con l’appoggio esterno.
Questa situazione di instabilità con gli alleati, che si estende anche all’Idv che non ha ancora visto riconosciuto con una carica tra gli assessori la propria affermazione elettorale, fa da sfondo al secondo consiglio comunale della nuova legislatura, svoltosi ieri, in cui dovevano essere presentati gli assessori e indicati gli indirizzi di programma e le linee di governo del mandato di Carancini. Il neo-sindaco ha spiegato che presto sarà stabilito chi ricoprirà l’ottava carica di assessore, assicurando che “quando individuerò l’uomo o la donna che potrà perfettamente integrarsi nella squadra di assessori già composta, provvederò senza indugio alla nomina della stessa.” Carancini fa anche presente che avrebbe voluto una giunta di 4 donne e 4 uomini ma che potrebbe anche entrare un uomo per l’Idv. Per il partito di Di Pietro, la coordinatrice Paola Giorgi ha consegnato la lista dei papabili: tre dei nomi sono gli stessi presentati in precedenza, Guido Garufi, Ubaldo Urbani e Catia Paoli, a questi si aggiungono Giuliano Meschini, Alberto Porfiri e Francesca Testella. Quest’ultimo sembrerebbe il nome più quotato, sebbene la sua non maceratesità (requisito fondamentale per Carancini) non deponga a suo favore e faccia pendere l’ago della bilancia verso un altro consigliere maceratese a tutti gli effetti come Ubaldo Urbani, residente a Sforzacosta.
Il prolungarsi della seduta del Consiglio ha dato modo di discutere i punti salienti del programma (dalla wi-fi free, alla giunta itinerante, dagli Stati Generali della città all’attracco meccanizzato a Rampa Zara, dai parchi alle frazioni e ancora la metro di superficie, la sinergia con gli altri enti,la sanità, gli impianti sportivi e il turismo), ma soprattutto è stata caratterizzata dai numerosi e cospicui interventi, tra cui la proposizione di quattro emendamenti da parte di Alessandro Savi del Pdci. Per il Pd, Bruno Mandrelli ha voluto sottolineare che “Il Sindaco è autonomo ma deve anche rappresentare la pluralità di cui è composta questa maggioranza […] Non condivido gli emendamenti del Pdci. Il Sindaco ha tenuto a sottolineare la sua autonomia e questo consiglio non può rivendicare ciò che è nel suo diritto, mentre può rivendicare il diritto di partecipare alla costruzione delle delibere.” La dura dichiarazione di Mandrelli è stata approvata da tutti gli schieramenti.
Visto che, nonostante fosse giunta la sera, fossero ancora molti gli interventi prenotati, si è deciso di concludere con un nulla di fatto, aggiornando la seduta a giovedì 13.
Marco Di Pasquale
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