Terminato lo scrutinio delle schede che hanno decretato l’elezione di Romano Carancini a nuovo Sindaco di Macerata. Il candidato, sostenuto dal centrosinistra, ha battuto Fabio Pistarelli, appoggiato dal centrodestra, raccogliendo 10.690 voti: solo 126 in più dell’avversario!

ELEZIONI COMUNALI MACERATA 2010 – BALLOTTAGGIO
  44 sezioni su 44

Candidati	Voti	%	Partiti
Romano Carancini	10.690	50,30	Partito democratico Italia dei Valori Alleanza per l’Italia-Altri Federazione della sinistra (Prc+Pdci+Sin. Europ) Verdi Sinistra per Macerata Lista Pensare Macerata
Fabio Pistarelli	10.564	49,70	Il Popolo della libertà Lega Nord Unione di centro Lista Macerata e’ nel Cuore Lista Conti – Macerata Vince

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E’ stata un’avvincente sfida all’ultimo voto, quella che ha caratterizzato il ballottaggio tra Carancini e Pistarelli, talmente tirata che il vincitore, Carancini, ha potuto festeggiare solo dopo aver visto completare l’intero scrutinio: infatti sono stati solo 126 i voti presi in più rispetto a Pistarelli.

Il candidato del centrodestra, oltretutto, era partito in vantaggio: dopo le prime otto sezioni, si trovava infatti avanti di una manciata di preferenze; poi Romano Carancini si è attestato su un margine di circa 100 voti in più che ha mantenuto fino all’ultimo seggio, all’ultimo dato che ne ha sancito la proclamazione a Sindaco.

In virtù del premio di maggioranza che spetta al vincitore, Romano Carancini potrà contare ora su una maggioranza composta da 24 Consiglieri, a fronte di un’opposizione di 13.
Questa la composizione del nuovo Consiglio Comunale di Macerata: Partito Democratico 14 seggi, Rifondazione Comunista – Sinistra Europea – Comunisti Italiani 4 seggi, Italia dei Valori 2 seggi, Lista Pensare Macerata 2 seggi, Sinistra per Macerata 1 seggio, Verdi 1 seggio, Popolo della Libertà 8 seggi, Lista Macerata è nel Cuore 2 seggi, Unione di Centro 2 seggi, Lista Macerata Vince 1 seggio.

AFFLUENZA: l’affluenza registrata a Macerata per la due giorni di ballottaggio è stata del 59,34%, contro il 71,17% del primo turno. Un calo al di sotto della media nazionale, ma che si attesta comunque intorno ad un notevole 12%.

di Luca Ceccacci