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Giorno del Ricordo, lezioni a scuola e bandiere a mezz’asta per non dimenticare

Martini, sindaco di San Severino: "Ai giovani affidiamo la nostra memoria perché fatti simili non accadano mai più"

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Commemorazione nel "Giorno del Ricordo" delle vittime delle foibe

Ricordare quel che accadde a cavallo del 1945 con migliaia di persone torturate e uccise a Trieste e nell’Istria deve servire soprattutto per aiutare a non dimenticare. Anche nelle scuole settempedane sono dedicate lezioni al ricordo di questa tristissima pagina perché nessuno dovrà mai più dimenticare. E’ ai giovani, come sempre, che affidiamo la nostra memoria perché fatti simili non accadano mai più“.

Così il sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, nel Giorno del Ricordo che viene celebrato ogni 10 febbraio.

La solennità civile nazionale, istituita con legge del 30 marzo 2004, prevede bandiere a mezz’asta in tutti gli edifici pubblici, per onorare le migliaia di italiani, sloveni e croati, che subirono atroci torture e che vennero gettati, alcuni ancora vivi, dentro le “foibe“, cavità naturali presenti sull’altipiano del Carso triestino ed in Istria.

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