TAR sospende la chiusura del punto nascite all’ospedale di San Severino Marche
Accolta l'istanza avanzata dal Comune: "presidio attivo che dà sicurezze e garanzie", finora senza alternative valide

Il Tribunale Amministrativo Regionale delle Marche ha accolto l’istanza di misura cautelare provvisoria avanzata dal Comune di San Severino Marche e ha sospeso l’esecuzione della determina regionale n. 913 del 24 dicembre 2015 con la quale veniva disposta la chiusura anche del Punto nascite presso l’ospedale “Bartolomeo Eustachio”.
Il decreto del Tar, pronunciato in data 1 febbraio dal presidente Maddalena Filippi, rimanda alla camera di consiglio del 19 febbraio 2016, già fissata “per la trattazione collegiale dell’istanza”. Nei giorni scorsi lo stesso Tribunale Amministrativo delle Marche aveva disposto analogo rinvio in risposta a un ricorso presentato dal Comitato per la difesa e la tutela dell’ospedale settempedano.
“E’ un altro punto a favore della nostra battaglia – commenta con soddisfazione il sindaco Cesare Martini, che sottolinea – Il ricorso presentato dal Comune ha chiesto un intervento del legislatore contro l’applicazione della nota e sciagurata determina natalizia dalla quale continua a dipendere la salvezza del nostro materno infantile e quella di altri Punti nascite di altri Comuni. Nelle cinquanta pagine del ricorso vengono spiegati fatti e motivi ed elencate quelle che, a nostro giudizio, sono le supposte violazioni a tutta una serie di norme. In particolare viene fatto rilevare come il Punto nascite settempedano continui ad essere in piena attività e come esso dia sicurezza e risposte mediche adeguate. La chiusura determinerebbe il blocco di un sicuro servizio senza alcuna garanzia di alternative funzionanti, semmai il contrario. Alla scadenza imposta del 31 gennaio, oggi lo possiamo dire perché questa data l’abbiamo superata, nessuno si è preoccupato di proporre presidi e rimedi alternativi che pure gli atti impugnati imponevano. Quale sarebbe stata l’alternativa che si sarebbe offerta alle partorienti? Che cosa avrebbe fatto l’Asur per mamme e nascituri? A tutto ciò – prosegue il sindaco Martini – si devono aggiungere le particolarissime, precarie e comunque molto disagevoli, condizioni viarie delle strade interne e montane del nostro territorio. La situazione dell’unica strada, la Sp. 361 “Septempedana”, che collega la Val Potenza a Macerata è pessima, e anche questo è sotto l’occhio di tutti“.
“Abbiamo impugnato a trecentosessanta gradi tutto l’impianto che ha portato alla decisione da parte dell’Asur regionale, speriamo in un pronunciamento favorevole il 19 febbraio prossimo” – è il commento dell’avvocato Simona Tacchi e dello studio legale Cavallaro cui il Comune di San Severino Marche ha affidato la sua battaglia legale.
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