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Gasolio ad accisa agevolata usato in casa, denunciato agricoltore

Fiamme Gialle scoprono che il prodotto destinato all'utilizzo agricolo era invece dirottato al riscaldamento dell'abitazione

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I controlli da parte della Guardia di Finanza e il sequestro di 2.500 litri di gasolio a un agricoltore maceratese

I finanzieri della Compagnia di Macerata, nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio teso alla prevenzione, individuazione e repressione delle frodi nel settore delle accise e della altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi, hanno eseguito una serie di attività d’indagine che hanno consentito l’individuazione di un imprenditore agricolo dedito all’indebito utilizzo per fini domestici di gasolio ad accisa agevolata.

Il soggetto, approfittando della sua posizione di coltivatore diretto di fondi agricoli, di cui è comproprietario, acquistava gasolio agricolo sottoposto ad accisa agevolata per destinarlo al riscaldamento della propria abitazione, in violazione alla normativa prevista dal Testo Unico Accise. Il tempestivo intervento dei finanzieri ha consentito di constatare la flagranza del reato, avendo rinvenuto il soggetto in questione in possesso di circa 2.500 litri di gasolio agricolo, stoccato in una cisterna collegata con un bruciatore posizionato nel locale caldaia dell’abitazione principale ed utilizzato per il riscaldamento della stessa.

La cisterna e il gasolio agricolo sono stati sottoposti a sequestro, mentre l’imprenditore agricolo è stato denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria. L’imprenditore, ora rischia la sanzione penale della reclusione da 6 mesi a tre anni ed una multa da due a dieci volte l’imposta evasa, con un minimo di 7.746 euro. Vale la pena ricordare che l’aliquota accise applicata sul gasolio agricolo è circa cinque volte inferiore rispetto a quella applicata in caso di utilizzo fraudolento del prodotto agevolato. 

L’attività condotta dalle Fiamme Gialle maceratesi si colloca tra quelle finalizzate a tutela del gettito fiscale destinato all’Erario nonché a preservare il corretto e libero funzionamento delle regole di mercato. L’evasione, infatti, compresa quella commessa nel settore delle accise, produce effetti nocivi per l’economia, ostacola la normale concorrenza fra imprese, danneggia le risorse economiche dello Stato ed accresce il carico fiscale per i cittadini onesti.

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