Capponi accoglie le personalità intervenute al convegno su Padre Matteo Ricci
Trasmettiamo il testo del saluto del presidente della Provincia, Franco Capponi, alle autorità ed ai partecipanti al convegno “Scienza, ragione e fede. Il genio di Padre Matteo Ricci”, in programma dal 4 marzo a Macerata.
Eminenza Cardinal Ruini,
Magnifici Rettori,
Eccellenza mons. Giuliodori,
Autorità civili, religiose, militari,
Illustri relatori,
Gentili Signore e Gentili Signori,
E’ con estremo piacere che Vi porgo oggi il mio personale saluto e quello dell’Amministrazione provinciale tutta.
Questo importante appuntamento che ospitiamo qui a Macerata, luogo natio di Padre Matteo Ricci del quale nel corso delle tre sessioni del convegno tanto si parlerà, ed al quale tante pagine sono state dedicate in questi mesi, è il segnale che finalmente anche la realtà maceratese e marchigiana nonché il territorio dal quale il venerabile Gesuita partì per la sua avventura più di quattrocento anni fa, sta riscoprendo integralmente questo suo figlio.
Un uomo che ha dato un fondamentale apporto al dialogo e alla reciproca comprensione tra la Cina e l’Europa, permettendo all’Occidente di avere una conoscenza esatta ed ampia dei contenuti e del pensiero della civiltà cinese, un personaggio che è attuale ancora oggi e che può significare un nuovo ponte culturale tra l’Occidente e l’Oriente.
Le sue doti di fine letterato e profondo conoscitore delle scienze gli aprirono le porte della città proibita. Fu ambasciatore delle fede in Oriente, in uno spirito di amicizia e profondo rispetto per le tradizioni cinesi.
“Scienza, ragione, fede” – il bellissimo titolo di questo convegno. Un titolo che racchiude in tre parole, nella perentorietà della comunicazione moderna, l’opera grandiosa di Padre Matteo Ricci e soprattutto il suo insegnamento.
Il Venerabile Ricci, con la forza della sua fede seppe utilizzare le scienze per “conquistare” con la ragione un Paese sino ad allora chiuso in se stesso e farsi accogliere da fratello.
Dimostrando che non c’è conflitto tra fede e scienza, Padre Matteo Ricci ci ha insegnato a mettere la scienza in aiuto dell’umanità. E per fare questo occorre esprimersi secondo il proprio cuore (la fede) e la ragione.
Il convegno che si apre oggi potrà dirci molto su questo e i lavori che occuperanno insigni studiosi in questi tre giorni saranno sicuramente molto utili anche al processo di canonizzazione per il riconoscimento del cammino di santità di Padre Matteo Ricci e per esplorare a 360 gradi la sua grande opera.
In Cina oggi è uno dei personaggi occidentali più conosciuti insieme a Marco Polo e la sua figura viene studiata nelle scuole e nelle Università. Tutti sappiamo che è l’ unico occidentale sepolto a Pechino, all’interno della sede delle scuola del partito unico.
Si fece cinese tra i cinesi riuscendo, con il dialogo, il rispetto e la conoscenza, in un percorso che oggi è più che mai attuale per noi che viviamo una società multietnica.
Il quarto centenario della sua morte è la nostra occasione di conoscerlo, di riscoprire la sua grandezza, la sua fama. Fama che è maggiore, sino ad oggi più in Cina che non in Occidente.
Sua Santità Benedetto XVI ha affermato lo scorso maggio che “il suo esempio resta anche oggi come modello di proficuo incontro tra la civiltà cinese e quella Europea” e va sottolineata “l’innovativa e peculiare capacità che egli ebbe di accostare, con pieno rispetto, le tradizioni culturali e spirituali cinesi nel loro insieme”.
Durante queste celebrazioni sono state organizzate importanti mostre, incontri, eventi in Italia e in Cina e tutto contribuisce a porre nel giusto rilievo in noi, suoi conterranei, e in tutto il mondo la figura straordinaria di Padre Matteo Ricci, giustamente già indicato fra le 100 più importanti personalità del secondo millennio.
L’augurio che dobbiamo fare a tutti noi è che al termine di questa ricorrenza, Padre Matteo Ricci non venga nuovamente dimenticato ma continui anche in futuro l’impegno per seguire il suo insegnamento e valorizzare la sua opera.
Meritoria in questo senso è l’azione che ha avviato la Diocesi di Macerata e che vede impegnato in prima persona S.E mons. Giuliodori. Al nostro Vescovo si deve la spinta decisiva per la riapertura del processo di canonizzazione, ma anche la promozione di svariate iniziative culturali e religiose di alto profilo, tra cui questo convegno.
Altrettanto impegno è necessario da parte delle Istituzioni, che lo hanno onorato con la costituzione del Comitato nazionale per le Celebrazioni del IV centenario della sua morte. La Provincia di Macerata è fin d’ora decisa a svolgere un ruolo di sinergia con tutte le altre Istituzioni.
Per questo, appena un mese fa, la Giunta provinciale ha approvato lo schema di accordo quadro con la Regione Marche ed il Comune di Macerata, per la realizzazione a Macerata della sede museale dell’Istituto per le Relazioni con l’Oriente, che contribuirà a valorizzare la figura di Padre Matteo Ricci, ma anche a favorire rapporti più stretti con la Cina.
Rapporti che saranno sicuramente utili anche alle nostre imprese impegnate nell’internazionalizzazione e alla nostra Università. Proprio la massima struttura formativa della nostra città potrà favorire l’interscambio culturale e la reciproca conoscenza tra giovani studenti italiani e cinesi, rendendo ancora più forti i legami tra il nostro territorio e la Cina, sulle orme di Padre Matteo Ricci.
Buon lavoro a tutti.
Franco Capponi
Dalla Provincia di Macerata
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