Dal Pakistan alla provincia maceratese: stroncato il traffico di droga
Importante risultato raggiunto da Procura, Polizia e Guardia di Finanza dopo l'arresto di cinque persone

Traffico internazionale di eroina dal Pakistan al maceratese. E’ quanto ricostruito dagli inquirenti dopo l’arresto di una coppia di italiani a Corridonia, destinataria di un pacco di droga da cinque chili, e dopo il fermo di altre cinque persone avvenuto nei giorni scorsi.
Nella giornata di martedì 15 settembre, infatti, i cinque sono stati ascoltati dal gip Domenico Potetti: si tratta di quattro pakistani e un tunisino che secondo le ipotesi investigative sono coinvolti nel traffico illegale di droga.
Per il momento, dopo la scoperta di come avveniva l’approvvigionamento di stupefacenti, restano in carcere nonostante il professarsi innocenti: il tunisino 38enne risiede a Macerata, dove abita anche uno dei pakistani, di 30 anni, tornato in cella così come gli altri tre connazionali di età compresa tra i 32 e i 50 anni, di Porto Recanati, Montegranaro e Monte San Giusto: sono tutti in regola con i permessi di soggiorno.
Il meccanismo era iniziato all’incirca nell’ottobre scorso: alla coppia di Corridonia era stata promessa una ricompensa in denaro e parte in droga per ogni pacco di eroina ritirato. Ogni pacco conteneva una quantità variabile tra i 3 e i 5 kg di sostanza che avrebbe permesso di confezionare quasi 150mila dosi.
Il risultato è stato raggiunto grazie alla collaborazione tra il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Ancona e la Squadra mobile di Macerata, coordinati dalla Procura di Macerata, che hanno promesso altri sviluppi e, soprattutto, altri servizi repressivi della enorme quantità di droga che sembra scorrere nella provincia maceratese.
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