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Morte Carabiniere di Tolentino, arrestato a Foligno il collega

Procura Spoleto chiede e ottiene la custodia cautelare per il 38enne accusato di omicidio volontario

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carcere, casa circondariale, prigione

Per la Procura di Spoleto, la morte dell’appuntato scelto di Tolentino, Emanuele Lucentini non fu un incidente. Il gip del tribunale umbro ha infatti chiesto la custodia cautelare nei confronti del compagno di pattuglia Emanuele Armeni con la pesante accusa di omicidio volontario seppur senza l’aggravante della premeditazione.

La vicenda che destò molto scalpore sia a Tolentino, paese di cui Lucentini era originario, sia tra i Carabinieri della Compagnia di Foligno presso il cui reparto Radiomobile prestava servizio, risale al 16 maggio scorso. In quell’occasione, di mattina, alla caserma di Foligno partì un colpo da una mitraglietta di ordinanza che uccise l’appuntato 50enne.

Inizialmente si pensò a uno sfortunato incidente durante le operazioni di scarico delle armi, ma la Procura, dopo due mesi di indagini, ha accertato che non si trattò di incidente alla fine del turno di notte, ma di omicidio volontario, senza l’aggravante della premeditazione, come avevano invece richiesto il procuratore e il sostituto procuratore. La

Tutto da chiarire il movente dell’omicidio: a tal riguardo vige assoluto riserbo da parte dei militari.

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