La trota e il verdicchio: successo a Sefro per la prima edizione
Riuscita e partecipata la manifestazione che abbina alimentazione, benessere ed eccellenze tipiche

Bilancio più che positivo per la prima edizione de “La Trota e il Verdicchio”, la manifestazione-evento che nel weekend ha portato nel piccolo comune di Sefro, in provincia di Macerata, moltissimi appassionati del gusto e della buona tavola, provenienti anche da fuori regione.
Un “matrimonio del gusto”, come è stato definito da Giancarlo Temperilli, sindaco del comune dell’Alta Valle del Potenza e dello Scarzito, che ha celebrato in un’unica giornata il connubio tra gusto, eccellenze del territorio, benessere e longevità.
Ad iniziare dalla mattina alle ore 11 con gli “Aperitivi del benessere” con finger food a base di trota e calici di Verdicchio di Matelica, il comune, ribattezzato il “Paese delle Trote”, data la presenza del prelibato pesce nelle acque dei fiumi che lo bagnano e del più grande allevamento troticolo d’Europa, quello dell’azienda Erede Rossi, si è popolato di tantissimi visitatori. Sei ristoranti, sei aperitivi diversi e altrettanti menù per l’ora di pranzo, tutti coordinati da due personaggi d’eccellenza, gli chef rietini due stelle Michelin, Sandro e Maurizio Serva.
Il fil rouge tra alimentazione, benessere ed eccellenze tipiche del luogo si è tracciato poi nel pomeriggio con il convegno delle 17.30 quando attorno allo stesso tavolo e davanti a una sala gremita di gente, hanno discusso la Dott.ssa Roncarato e il Dott. Spaterna docenti dell’Università di Camerino, l’enologo Roberto Potentini del Consorzio del Verdicchio di Matelica, il Dott. Angelo Seri patron di Tipicità, realtà che promuove le eccellenze del Made in Marche anche in ambito EXPO, lo chef Maurizio Serva, Roberto Rossi dell’azienda troticola omonima e il critico enogastronomico Luigi Cremona, importante firma del Touring Club. La bontà e la genuinità di un pesce ricco in oligoelementi e povero di colesterolo e grassi come è la trota, unita ad un vino indelocalizzabile come il Verdicchio, “un rosso vestito di bianco”, tanta è la struttura e la robustezza sensoriale che lo connota, all’aria e all’acqua pulita di un territorio ancora incontaminato, rendono questi luoghi regni della longevità con un’aspettativa di vita oltre i 100 anni.
Ad animare il piccolo borgo poi, oltre il tour enogastronomico nei sei ristoranti, i percorsi francescani e quelli verdi, i luoghi di interesse storico e artistico come il Museo della Storia Contadina (Sefro), il Museo Naturalistico (Sorti), la Chiesa della Madonna dei Calcinai con gli affreschi del 400 della Scuola Camerte e la Chiesa del Cimitero di Agolla con gli affreschi che ritraggono San Francesco, che sono rimasti aperti tutta la giornata. Una fitta serie di attrazioni capaci di intercettare l’interesse dei camperisti, degli amanti della natura e dei foodblogger marchigiani dell’Associazione Italiana Foodblogger.
Accanto all’amministrazione, tanti i partner dell’iniziativa: dall’azienda troticola Erede Rossi al Consorzio del Verdicchio di Matelica, da Tipicità – Gran Tour delle Marche a Marche Best-Way, il portale web che racconta il territorio regionale, dalla Provincia di Macerata alla Regione Marche, dall’Università di Camerino alla Scuola Alberghiera di Cingoli e al Distretto Culturale Evoluto di Camerino.
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