Il saluto del Presidente Capponi per la “Giornata delle Marche”
Oggi si celebra la “Giornata delle Marche”. L’evento si svolge quest’anno a Macerata in quanto dedicato a Padre Matteo Ricci. Per l’occasione, il presidente della Provincia, Franco Capponi ha voluto rivolgere ai tanti delegati delle associazioni del Marchigiani nel mondo convenuti in città ed a tutti i partecipanti alle manifestazioni in programma, un saluto ed un riflessione sul significato della celebrazione.
Ecco qui di seguito il testo: “L’Italia con i suoi paesaggi, è un distillato del mondo; le Marche lo sono dell’Italia”. Basterebbe solo questa osservazione, che Guido Piovene riportò mezzo secolo fa nel suo “Viaggio in Italia”, per giustificare la “Giornata delle Marche”. Sarebbe più giusto chiamarla Giornata dei marchigiani, ma la nostra naturale modestia non ha consentito che nel nome della ricorrenza il riferimento alla sua gente prendesse il sopravvento sul richiamo alla terra marchigiana. Modestia e riserbo non hanno però impedito che in ogni parte del mondo ci siano oggi persone o addirittura – come nel Sud d’America – intere comunità che possono vantare un’origine marchigiana. Un’origine che ogni giorno viene onorata con i valori propri che legano ogni marchigiano alla sua terra: la laboriosità, la famiglia, un profondo senso religioso che è alla base anche del rispetto per gli altri. Non è casuale, quindi, che la Giornata delle Marche si celebri il 10 dicembre, solennità della Madonna di Loreto e data dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
Quest’anno è Macerata ad ospitare la celebrazione della “marchigianità” ed i tanti marchigiani provenienti per l’occasione da varie parti d’Italia e dall’estero. La “Giornata delle Marche 2009” è dedicata a Padre Matteo Ricci, uomo e missionario di straordinaria personalità che ha dato un apporto fondamentale al dialogo e alla reciproca comprensione tra Cina e Europa, allungando un filo sottile che da quattro secoli non solo resiste, ma sviluppa proficue relazioni tra Occidente ed Oriente. Sono tanti oggi i fili che legano le Marche ad ogni lembo di terra nel mondo. Fili nella gran parte sconosciuti e oggi mantenuti stesi da uomini e donne che, anche se non hanno mai visto le colline, i borghi, il mare di questa nostra regione, sentono dentro quel forte senso di appartenenza trasmesso da coloro che già alla fine dell’Ottocento lasciarono i luoghi natali da cui con il cuore non si separarono mai. La Giornata delle Marche la celebriamo oggi proprio per onorare la loro memoria e per ringraziare i loro figli, nipoti e discendenti per il senso vivo di marchigianità che sentono. Molti di loro fanno onore alle Marche con il lavoro, in tutti i campi. Il premio “Picchio d’oro” che quest’anno viene assegnato allo scenografo maceratese di fama mondiale Dante Ferretti è un riconoscimento all’ingegnosità e alle capacità con cui molti marchigiani di sono affermati, in America come in Oceania, in Europa come in Italia. Così come il premio speciale assegnato ad Adriano Ciaffi, già presidente della Regione Marche ed oggi alla guida del Comitato per le celebrazioni del IV centenario di Padre Matteo Ricci, è un riconoscimento a quanti operano per fare delle Marche una regione in cui la modernità si continua a costruire sulla tradizione, fondamento di tutti i valori propri dei marchigiani che vivono nelle Marche, in Italia e nel Mondo.
Da Presidente della Provincia di Macerata Franco Capponi
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