A Chieti Maceratese beffata al 91′
Al "Guido Angelini" finisce 2-2, con i padroni di casa in 9! La delusione del Ds Gagliardini nell'intervista post gara

Chi si attendeva di rivedere all’opera lo splendido Dr. Jeckyll che all’Helvia Recina, appena sette giorni prima, aveva annientato il Campobasso con un micidiale 3-0, risultato che aveva posto fine seccamente ad una striscia di ben 58 partite utili consecutive dei rossoblù, ci è rimasto male.
Perché allo stadio “Guido Angelini” di Chieti è sceso in campo soltanto il tenebroso ma improduttivo Mr. Hyde. Squadra molle, prevedibile e soprattutto senza le dovute coperture difensive (perché gli altri reparti non hanno funzionato così bene come al solito) che hanno reso proverbiale il pacchetto arretrato dei biancorossi nelle prime dieci giornate di campionato. Al termine è solo 2-2 tra il Chieti privo di ben sette pedine: Prinari, Di Pietro, Maschio, Di Lallo, Esposito, Arcamone e Vano e la Maceratese che alla vigilia non poteva contare soltanto su Storani e che in fase di riscaldamento ha perso anche Romano, non rischiato da mister Magi per una caviglia in disordine. Padroni di casa abbottonati con il 5-2-3 che, però, in fase di costruzione di gioco, diventa un 3-4-3. I biancorossi replicano con il consueto 4-3-3 con D’Antoni che viene schierato dall’inizio al centro dell’attacco al posto di Bartolini il quale parte dalla panchina. Lorenzo Perfetti prende il posto di Romano alla destra di Croce, con De Grazia a sinistra.
La cronaca
Parte meglio l’undici neroverde, per l’occasione in gialloblù, con una punizione ribattuta dalla barriera e poi con un corner per l’opposizione al tentativo del giovane Lorenzoni (’95). Al 6′ D’Antoni dalla destra si incunea in area e centra per la stoccata di collo destro di Ferri-Marini che però non inquadra lo specchio. Al 10′ Ferri-Marini si libera molto bene al limite e schioda un destro potente che viene respinto da Placidi, poi un difensore allontana in fallo laterale. Al 12′ angolo di Croce dalla sinistra, la palla schizza sul secondo palo dove Marini non riesce a controllare il rimbalzo. Al 14′ punizione per la Maceratese dal fondo sinistro per fallo di Del Grosso, senza esito. Al 18′ Lorenzoni prova da sotto misura su un cross dalla destra di Orlando, palla stemperata da un biancorosso ed alla fine Fatone blocca. Al 21′ Ferri-Marini viene atterrato da Rapino all’altezza della tre quarti sinistra, punizione di Croce sui cui sviluppi ci scappa il secondo corner. Al 26′ ci prova di sinistro Del Grosso sganciatosi al limite, ma Fatone si tuffa e blocca. Alla mezz’ora palla buona per D’Antoni servito inavvertitamente da Del Grosso in chiusura difensiva approssimativa, ma l’attaccante biancorosso viene subito francobollato e con il destro in girata ottiene solo il quarto corner. Al 34′ calcio piazzato in favore della Maceratese, dal limite, per fallo su Lorenzo Perfetti. Croce ci prova ma Placidi blocca in presa aerea. Due minuti dopo punizione invece per il Chieti dalla tre quarti sinistra. Orlando prova a sganciarsi a sinistra ma viene fermato in fallo laterale. Da alcuni minuti Magi ha spedito Kouko a sinistra e Ferri-Marini a destra nello schieramento offensivo. Al 39′ altra punizione per il Chieti dalla sinistra ribattuta da Croce. Il Chieti cresce nel finale di frazione, incurante delle assenze. Al 41’colpo di testa da sotto misura dello smarcato Vitale che non riesce a tenere bassa l’incornata. Al 43′ Orlando crossa dal fondo destra ma Corvino non arriva alla deviazione vincente. La Maceratese si scuote. Allo scadere, sugli sviluppi di un angolo di Croce dalla destra, Marini prova il collo destro da fuori. La palla termina di poco alta sopra la traversa.
2° tempo
Inizio sprint dei teatini. Al 5′ Cordova di testa evita miracolosamente la capitolazione, rifugiandosi in angolo. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina, però, Orlando trova il pertugio giusto e azzecca l’angolo: Fatone non ci arriva: 1-0. Al 9′ punizione per la Maceratese dal fondo sinistro per fallo su Ferri-Marini che costa il “rosso” per doppia amonizione a Rapino, senza esito. Al 12′, però, la Rata riequilibra. Gran botta dal limite di Ferri-Marini dopo la sua conversione dalla sinistra ed angolo basso perforato: stavolta Placidi osserva soltanto il pallone che si insacca mentre Ferri-Marini fa le linguacce: 1-1. Gli abruzzesi non ci stanno e lo fanno capire subito con una bomba di Piergiorgio Perfetti di poco alta. Al 20′ D’Antoni ha la palla buona per il sorpasso, penetra in area dalla destra ma coglie solo l’esterno della rete con una bomba di destro. Dopo l’ingresso di Bartolini la Maceratese passa al 4-2-4, cercando la tripla con ogni mezzo. Al 23′ è proprio Bartolini a sfiorare di testa ma la palla scivola sul fondo all’altezza del secondo palo. Al 27′, su angolo dalla sinistra di Croce, Garaffoni prova in “estirada” a beffare Placidi da sotto misura, ma lo colpisce involontariamente, causando le ire del pubblico che vorrebbe un cartellino per il biondo difensore centrale dopo il secondo “doppio giallo” affibbiato a Vitale per proteste e l’allontanamento del trainer locale Ronci. Al 29′ colpo di testa di Kouko sul fondo. Al 31′ l’episodio che potrebbe cambiare la storia del confronto. D’Antoni stacca imperioso e insacca di prepotenza, ma il gol è annullato per ipotetico fallo su Giron che fa sorridere sarcastico il pubblico locale in tribuna, avendo il gusto della compensazione per le due espulsioni. Al 36′ punizione dalla tre quarti destra di Belkaid per il successivo colpo di testa di Kouko di poco alto. Sono le prove del gol che arriva al 40′: Belkaid dalla destra pesca a centro area Kouko che di testa, smarcato, infila Placidi e poi festeggia con una spettacolare serie di capriole: 1-2. Sembra fatta. Ma il Chieti ha nove vite, oltre a nove uomini. Proprio come i gatti. Intanto al 44′ prova su punizione due volte (battuta fatta ripetere dall’arbitro) e si affaccia minacciosamente dalle parti di Fatone. Per poi colpire in occasione di un altro calcio piazzato che i biancorossi non dovrebbero causare. 46′: calcio franco dalla sinistra di Giron e Cucinotta, di testa, coglie il sette nella mischia da girone dantesco che si viene a creare davanti a Fatone che non riesce a intervenire: 2-2. C’è ancora il tempo per un brivido, stavolta per i locali. Al 49′ cross dalla destra di Belkaid, ancora lui, e colpo di testa di Bartolini a palombella destinato in rete. Un difensore teatino, però, ricaccia la palla fuori ed in gola l’urlo di esultanza dei numerosi tifosi biancorossi giunti a Chieti con tre pullman. Si rimane sul 2-2 mentre gli Ultras neroverdi se la prendono con la dirigenza fuori dall’Angelini dopo aver fatto scoppiare ben 9 bombe carta all’esterno dello stadio durante lo svolgimento della partita. Ma sono dettagli che poco importano ai biancorossi che vedono riavvicinarsi in classifica il tandem Civitanovese-Samb, mentre il Matelica non fa meglio della Magi-band.
CHIETI-MACERATESE 2-2
50′ Orlando (C), 56′ Ferri-Marini (M), 85′ Kouko (M), 91′ Cucinotta (C)
CHIETI: Placidi, Del Grosso, Giron, Cucinotta, Rapino, Sbardella, Vitale, Piergiorgio Perfetti, Lorenzoni (11′ st Giammarino), Corvino, Orlando (30′ st Navarro). (A disp. Schina, Di Pentima, Napoli, Di Rosa, Lanaro, Carlini, Zuccarini). All. Donato Ronci.
MACERATESE: Fatone, Cordova, D’Alessio, Croce, Garaffoni, Marini, De Grazia, Lorenzo Perfetti (10′ st Bartolini), D’Antoni (42′ Capparuccia), Ferri-Marini (25′ st Belkaid), Kouko. (A disp. Moscatelli, Cervigni, Lari, Benfatto, Tortelli, Lattanzi). All. Giuseppe Magi.
Arbitro: Provesi di Treviglio (Antonaglia di Roma 1 e Rabotti di Roma 2)
Note: espulsi all’8′ st Rapino e al 20′ st Vitale per doppia ammonizione, al 22′ st l’allenatore Ronci è stato allontanato per proteste; ammoniti Rapino, Lorenzo Perfetti, Vitale; spettatori 500 circa con 200 maceratesi; rec. 1’+5′.
Gagliardini: “Speravo in una Maceratese diversa”
Raggiunto telefonicamente nel dopo gara di Chieti-Maceratese, il direttore sportivo della Maceratese, Maurizio Gagliardini, non nasconde la sua delusione per una vittoria che doveva arrivare e che invece non è maturata.
Quali i motivi? “Mister Beppe Magi li analizzerà con calma con la squadra alla ripresa degli allenamenti, martedì (18 novembre, ndr). Posso soltanto dire che avrei voluto vedere una Maceratese aggressiva e votata a sbloccare il risultato fin da subito, conscia delle difficoltà del Chieti che non poteva contare su sette pedine. Invece le notizie positive giunte in settimana dall’Abruzzo, anziché darci la carica, ci hanno fatto un effetto… camomilla. Un segnale è chiaro: dobbiamo ancora crescere dal punto di vista psicologico per poter ricoprire il ruolo di squadra leader del campionato. Comunque il 2-2 dell’Angelini ci deve essere di insegnamento, perché nessuna partita è vinta sulla carta. Ed al contempo deve fungere da sprone per i prossimi impegni, a partire da quello con il Matelica di domenica prossima. Certo che sarebbe stato meglio affrontarlo con 2 punti in più di quelli attuali, però non possiamo che fare autocritica per non essere stati capaci di gestire il vantaggio, nel finale, con due uomini in più“.
Il consiglio di Gagliardini? “Continuare a guardare sempre in casa nostra. Se ci facciamo distrarre da ciò che accade nelle altre squadre poi incorriamo nel rischio di fare come oggi: pareggiare un incontro che avremmo potuto vincere. Lasciamo quindi perdere i risultati che conseguono le nostre avversarie o le notizie di squalifiche ed infortuni degli altri. Dobbiamo tornare a giocare bene, palla a terra e concentrati. Soltanto badando a noi stessi riusciremo a conseguire altri risultati di prestigio“.
da SS Maceratese
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