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Squalifica Mariani e multa: il Real Citanò alza la voce

"Giusta la sanzione al nostro tesserato, ma il referto non corrisponde al vero"

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Marco Galli, presidente Real Citanò

Il Real Citanò non ci sta e alza la voce. Per la prima volta in stagione e non è una scelta tecnica dell’arbitro a mandare su tutte le furie la società civitanovese. Perché sulle scelte di campo, su precisa linea societaria, il sodalizio non metterà mai bocca. Ma un referto arbitrale, legato al post gara contro l’Europa Calcio, che oltre al danno sa tanto di beffa.

Si legge infatti nel comunicato ufficiale della Figc Macerata: “Tre turni di squalifica a Simone Mariani perché al termine della gara rivolgeva frasi minacciose nei confronti di un dirigente della squadra avversaria e lo attingeva alle spalle con delle spinte“. Inoltre 130 euro di multa comminata “Per aver consentito ad alcuni propri sostenitori a fine gara di entrare all’interno del recinto di giuoco, tifosi che per circa 5′ hanno proferito ingiurie nei confronti della società avversaria“. E su un referto quantomeno impreciso, per non dire inesatto, il Real Citanò non intende passarci sopra.

E’ il Presidente Marco Galli a descrivere con precisione il regolare andamento dei fatti. “Sono episodi spiacevoli, seppur circoscritti a qualche secondo, che non vogliamo più vedere. Veniamo da tre anni consecutivi di premio fair play ed è quella la strada che vogliamo perseguire. Mariani ha sbagliato nell’eccedere con le parole dopo il fischio finale, ma è anche giusto sottolineare come non abbia offeso nessuno e ancor più non abbia minimamente strattonato alcun uomo in campo. Non presenteremo ricorso perché giustificheremmo un eccesso di foga comunque sbagliato e da non ripetersi, pertanto accettiamo la squalifica e invitiamo il ragazzo a fare maggiore attenzione. Ma non possiamo accettare che il referto riporti inesattezze e, in alcuni passaggi, addirittura cose non veritiere. Su questo punto, infatti, scriveremo una lettera di protesta ufficiale alla Federazione e all’Associazione Italiana Arbitri di Macerata, per chiedere che si rispecchi sempre nei referti il reale andamento dei fatti“.

E, sulla sanzione comminata alla società, è il Direttore Sportivo Emanuele Trementozzi a chiarire la reale dinamica dei fatti. “Il referto racconta la storia di alcuni tifosi che a fine gara sarebbero entrati all’interno del recinto di gioco e, per cinque minuti circa, avrebbero proferito ingiurie nei confronti della Società avversaria. In primis ringraziamo l’arbitro che ci ha fatto scoprire di avere dei tifosi al seguito, cosa che fino ad oggi ignoravamo. Faremo maggiore attenzione in seguito evitando che possano entrare in campo; anzi, a pensarci bene, riserveremo loro un settore specifico delle tribune dell’antistadio, in modo tale che possano sfogare a suon di trombette e coriandoli tutta la loro frustrazione verso l’arbitro e, come in questo caso, verso la società avversaria. Inoltre vorrei specificare come gli unici ad entrare in campo siano stati il sottoscritto e il presidente, per andare a calmare il nostro ragazzo e per riportare la serenità tra i giocatori delle due squadre. Occasione, questa, per invitare nuovamente la squadra avversaria al terzo tempo, gentilmente rifiutato per evitare che potessero riaccendersi gli animi. Con i dirigenti avversari ho cordialmente parlato a fine gara, rinnovando l’in bocca al lupo per la sfida contro il Monte e Torre e per il proseguo del campionato. Se fossero stati ingiuriati come riportato nel referto, pensate davvero che gli animi sarebbero stati così distesi? Ne dubito fortemente e, a riprova di quello che dico, tutt’oggi ho intrattenuto una conversazione privata su facebook con un dirigente dell’Europa Calcio, a dimostrazione di come i rapporti siano ottimi e di grande rispetto. E soprattutto, nessuno di loro, mi ha rimarcato come i nostri tifosi li abbiano ingiuriati. Infine, proprio sull’utilizzo del termine ingiuria, vorrei far notare una cosa. Secondo il codice penale l’ingiuria è una fattispecie di reato punibile con il carcere fino a sei mesi e la multa fino a 516 euro. E’ di competenza del giudice di pace e si procede attraverso querela. Dovremmo per caso aspettarci una denuncia di massa per i nostri tifosi? Insomma, sarebbe più corretto utilizzare altri termini nel referto, l’ingiuria lasciamola ai veri facinorosi che non frequentano, certamente, l’antistadio Ciccarelli di Civitanova“.

 

da Real Citanò

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