25 Aprile: un libro ed un dvd per scoprire la storia della liberazione
Un percorso di ricostruzione delle fonti storiche sulla Resistenza in provincia di Macerata. E’ quello che traccia il libro “1940-1948. Ricognizione delle fonti documentarie in Provincia di Macerata”, edito dalla presidenza del Consiglio provinciale, realizzato insieme all’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Macerata e al Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università di Macerata.
Il volume è stato presentato nella Sala del Consiglio stesso, in uno dei dieci appuntamenti previsti per la ricorrenza del 25 aprile. Accompagna il testo il Dvd “Da ribelli a cittadini”, che arricchisce la ricerca storica con una pagina speciale dedicata all’eccidio di Montalto e con interviste ai protagonisti della lotta di Liberazione, i partigiani. “Gli anni presi in considerazione – ha detto il presidente del Consiglio provinciale, Silvano Ramadori – segnano la riconquista della libertà dopo le tragiche vicende della guerra, grazie alla lotta di Liberazione combattuta da tanti uomini e donne anche nella nostra provincia. Le testimonianze raccolte rendono ancora più vivo il ricordo di quanti si sono impegnati con sacrificio per rendere libero il nostro Paese e tutti gli italiani. Anche per merito loro, l’Italia si è avviata verso la democrazia e si è data una propria Carta costituzionale a garanzia della libertà, della convivenza civile, del progresso sociale e dello sviluppo economico”.
Paola Magnarelli, direttore del Dipartimento di Scienze della Comunicazione, ha sottolineato che “il libro e il Dvd, realizzato da Maria Giusi Corretti, rispondono ad un’esigenza democratica che è quella di costruire la memoria, la storia del proprio territorio. Vedere ed ascoltare queste persone ci fa capire come la scelta della lotta di Liberazione fu causata, spesso, da un antifascismo esistenziale, da un’opposizione profonda alla dittatura e alla guerra. Da questa ribellione nascerà l’Italia libera ma saranno gli stessi partigiani a dover diventare, poi, da ribelli a cittadini per costruire la democrazia”. Annalisa Cegna, direttore dell’Istituto storico della Resistenza, ha spiegato la ricostruzione delle fonti documentarie a disposizione nella provincia, negli archivi comunali, in quello di Stato, della prefettura, questura e del Comitato di Liberazione Nazionale. “Dobbiamo ricordare – ha detto la Cegna – che da questi documenti emerge la presenza dei campi di internamento, in cui furono isolati anche cittadini ebrei da dove, quest’ultimi, furono anche inviati direttamente ad Auschtwitz. Va ricordato che la Shoah riguarda anche il nostro territorio e su questo filone storico andrebbero approfondite le ricerche come stiamo facendo con l’assessorato provinciale all’Istruzione”. Alla presentazione hanno partecipato anche il vice presidente della Provincia di Macerata, Francesco Vitali, e l’assessore provinciale al Bilancio e presidente dell’Anpi provinciale, Giulio Pantanetti. “Questo è un importantissimo lavoro – ha detto Pantanetti – per mantenere viva la memoria, che rimane uno dei nostri principali compiti”.
Dalla Provincia di Macerata
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