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Agricoltura: a Camerino si ricorda Nazareno Strampelli

Nazareno StrampelliNazareno Strampelli è uno dei pionieri dell’agronomia genetica italiana e, tutt’oggi, è possibile ritrovare le varietà di grani che selezionò nella genealogia di quelli coltivati in tutti i continenti.

La sua attività ha contribuito, in maniera determinante, all’aumento della produzione di grano, e, di conseguenza, alla lotta contro la fame nel mondo. Del periodo di Strampelli a Camerino, vissuto nell’insegnamento e nella ricerca, si parlerà sabato 4 aprile, alle ore 9, nel Teatro Marchetti in “Là dove tutto ebbe inizio”, un convegno organizzato dall’Istituto tecnico commerciale “G. Antinori” e dall’Associazione culturale “Chienti e Potenza” insieme alla Provincia di Macerata  (assessorato all’agricoltura) e al Comune di Camerino.
“Riscoprire e ridare all’opera di Strampelli la dimensione che merita – sostiene l’assessore provinciale all’Agricoltura, Paola Cardinali – è un’idea che personalmente mi porto appresso da anni. Che non sia stato fatto in passato, è una carenza difficile da colmare, perché è inevitabile che, nel frattempo, si siano perse definitivamente molte testimonianze concrete della sua straordinaria attività. Negli ultimi tempi, però, qualcosa si è mosso nella giusta direzione, con iniziative promosse a vari livelli e la Provincia di Macerata è pronta a fare la sua parte per contribuire a diffondere la conoscenza di un uomo, al cui lavoro viene attribuito il merito di aver migliorato le condizioni di vita e di alimentazione di milioni di persone, senza mai tentare di sfruttare le sue scoperte a fini commerciali”.
Nell’incontro a Camerino sarà presentato il nuovo libro di Mario Mosciatti, che dà il nome al convegno, e il libro “Viaggio nella genetica di Nazareno Strampelli”, scritto nel 2008 da Sergio Salvi. Parteciperà anche Roberto Lorenzotti dell’archivio di Stato di Rieti, città dove lavorò anche Strampelli nella Stazione sperimentale di granicoltura, il quale parlerà delle scoperte scientifiche di genetista marchigiano raccolte nelle carte d’archivio.

Dalla Provincia di Macerata

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