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L’edizione 2025 della rassegna Marchestorie arriva a Macerata

Dal 17 al 19 ottobre

Teatro Lauro Rossi, Macerata

La quinta edizione del Festival MArCHESTORIE – Poesia di Teatri, il Festival della Regione Marche con la direzione artistica, dalla nascita, per il quinto anno consecutivo di Paolo Notari, dal 17 al 19 ottobre arriva a Macerata.

Con un format rinnovato che porta una nuova linfa vitale all’iniziativa, questa edizione celebra la ricca tradizione poetica e culturale della regione, mettendo in luce il profondo legame tra i poeti marchigiani e i loro borghi. Concetto centrale, infatti, è “poesia di teatri“, forma d’arte che offre una comunicazione profonda e universale, connettendo le persone attraverso emozioni ed esperienze.

“Questa iniziativa rappresenta un vero e proprio viaggio nella poesia e nella cultura popolare, intese come espressioni autentiche e vive di un’identità collettiva spesso trascurata dai percorsi scolastici e dai canoni ufficiali- commenta l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta -. Vogliamo dare valore alla poesia ‘di tutti’, quella che nasce dall’oralità e dalle tradizioni tramandate nel tempo, capaci di raccontare sogni, credenze e memorie delle comunità locali. Il progetto mira a creare un dialogo simbolico e concreto tra il Teatro Lauro Rossi, cuore pulsante dell’attività artistica cittadina, e il borgo di Villa Ficana, luogo carico di storia e cultura popolare. In questo contesto, il mito della Sibilla appenninica assume un ruolo centrale: una figura che attraversa racconti e leggende, capace di unire immaginari diversi attraverso simboli comuni. La cultura, infatti, non è mai ferma né univoca, ma un tessuto vivo fatto di parole, oggetti, edifici, storie, che unisce il centro urbano con le sue periferie. MarCHESTORIE diventa così un’occasione preziosa per riscoprire e valorizzare questo patrimonio diffuso, tessendo insieme le tante voci del nostro territorio in un’unica narrazione condivisa”.

Ricco il programma di MarCHESTORIE che prenderà il via venerdì 17 ottobre, dalle ore 17 in poi, all’ABF Hub Educativo di Sforzacosta con “Poetry Reading”.

Sette poeti, di area geografica simile ma appartenenti a generazioni diverse, leggeranno a Macerata i loro versi. I poeti in questione offriranno una panoramica diversificata dei timbri della poesia che si fa oggi in Italia. Stilisticamente, dalla scrittura di ricerca di Socci e Morresi si passerà alla limpida lirica di Ruggieri; la complessità di Mandolini e Ulbar si incrocerà con il pensiero articolato e dirompente di Curi. Sono poeti dalle formazioni letterarie più disparate e insieme offrono un quadro della migliore poesia non solo locale, essendo stati loro riconosciuti premi di carattere nazionale e i loro testi ritenuti di indiscusso valore estetico.

Sabato 18 ottobre due gli appuntamenti organizzati nella location dell’Ecomuseo di Villa Ficana. Alle 16 infatti è prevista la Passeggiata patrimoniale alla scoperta del borgo di Villa Ficana, della Casa Museo, dell’Officina dei Mestieri e di Casa Montanari, un evento gratuito a cura dell’Associazione Gruca. A seguire, alle 18, verrà invece, al Centro Visite Ecomuseo Villa Ficana, verrà inaugurata la mostra “Parole di terra. La poesia popolare tra mito e quotidiano”. La mostra esplora l’anima più autentica della poesia popolare marchigiana, mettendo in luce la sua capacità di raccontare, con parole semplici e profonde, la vita quotidiana, i riti, i sentimenti e i sogni di un’intera comunità. In esposizione una selezione di testi provenienti dal fondo della Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata, accompagnati da pannelli esplicativi che contestualizzano le opere e le figure degli autori – noti e meno noti – che hanno fatto della rima un linguaggio per tramandare memoria, identità e visione del mondo. La poesia, in questa mostra, si fa voce collettiva: un intreccio di mito e realtà, di saggezza popolare e urgenza espressiva, capace ancora oggi di parlare al presente. Parole di terra invita il visitatore a riscoprire il valore culturale e sociale della poesia come bene comune e patrimonio vivo. L’evento è a cura di Associazione Culturale Ricreativa OZ e Associazione Gruca, in collaborazione con la Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti. La mostra sarà visitabile dal 18 al 31 ottobre durante gli orari di apertura del Centro Visite. Alle ore 19 è previsto un aperitivo con prodotti Distilleria Varnelli e Carancini Carni riservato a chi parteciperà allo spettacolo successivo (su prenotazione), e alle 20.30, evento clou del festival sarà “La Sibilla in versi”, racconto teatrale e partecipato con Tea Fonzi.

Il programma della giornata di domenica 19 ottobre, alle ore 15.30, ripropone la passeggiata patrimoniale alla scoperta del borgo di Villa Ficana, della Casa Museo, dell’Officina dei Mestieri e di Casa Montanari, evento gratuito a cura dell’Associazione Gruca, mentre alle 17, nella piazzetta di Villa Ficana, è previsto “‘Na parola e ‘no stornello – Voce alla terra marchigiana”, un incontro con Cesare Angeletti “Cisirino”, esperto di tradizioni popolari, e con il duo folk “La Campagnola”. Un incontro originale tra la tradizione orale e la poesia popolare contemporanea. Le performance degli stornellatori si alterneranno alle letture e testimonianze di poeti locali viventi. Il pubblico sarà accompagnato in un percorso dinamico e coinvolgente, che celebra la cultura popolare come espressione autentica dell’identità marchigiana. Evento gratuito.

Dalle 18.30 alle 20 torna la degustazione gastronomica in collaborazione con senza;rete e Birracca. Evento a pagamento

A conclusione della tre giorni di MarCHESTORIE a Macerata, protagonista sarà il Teatro Lauro Rossi dove alle 21, con ingresso libero (i biglietti si debbono ritirare direttamente al Teatro Lauro Rossi fino a esaurimento posti), sono previsti due appuntamenti. Il primo è la conferenza – spettacolo “Raccontare il territorio: tra le voci del Teatro Lauro Rossi e la memoria di Villa Ficana” a cura di Tea Fonzi.

Un percorso narrativo tra oralità e scrittura, che mette in dialogo la cultura “alta” dei poeti studiati a scuola con quella “popolare” dei racconti trasmessi nelle case di campagna.

Un’introduzione allo spettacolo “Orfeo, le Selkies e mi Nonnu” che andrà in scena subito dopo, alle 21.30, a cura dell’Associazione Lagrù e Cesare Catà che sarà anche il protagonista.

Un monologo narrativo e teatrale che intreccia tre storie mitologiche appartenenti a tre tradizioni folkloriche: quella greca (Orfeo), quella celtica (le Selkies) e quella marchigiana, raccontata in versi dialettali del fermano-maceratese. Lo spettacolo alterna storytelling, riflessioni filosofiche e momenti di stand-up comedy, offrendo al pubblico una riflessione brillante e coinvolgente sul mito, la morte e l’identità.

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