Esteso il progetto della Provincia per gli anziani: 51 i comuni aderenti
Sono ormai cinquantuno su cinquantasette i Comuni maceratesi che hanno aderito al progetto a favore degli anziani, promosso ed organizzato dalla Provincia di Macerata, che va sotto il nome di “Anziani non più soli”.
Questa mattina trenta sindaci di altrettanti Comuni hanno sottoscritto nella sede della Provincia, insieme al presidente Giulio Silenzi, il protocollo d’intesa per l’estensione sul territorio del progetto ed in particolare del servizio “Pronto, ti ascolto”, che per tutto il 2008 è stato attivo nel territorio di 21 Comuni montani dove ne hanno direttamente usufruito 404 anziani, di cui quasi la metà ultraottantacinquenni.
Mentre in questi ultimi Comuni – quelli ciò compresi negli ambiti territoriali di Camerino e San Severino – sta partendo in questi giorni un secondo servizio sperimentale di mobilità individuale e personalizzata, il cosiddetto “taxi sociale”, nel resto del territorio provinciale si amplia il servizio di “Pronto, ti ascolto”, che ha l’obiettivo di seguire l’anziano nella sua quotidianità attraverso un’attività di ascolto e richiamo telefonico. Lo scopo è quello di assicurare all’anziano solo e alla sua famiglia una funzione di “sorveglianza” al fine di vivere con maggiore serenità la vita quotidiana, contrastando la sua solitudine, pur salvaguardando la sua privacy.
Gli anziani possono chiamare il servizio (numero verde 800-612.612) sia per ricevere semplicemente delle informazioni rispetto ai servizi esistenti sul territorio che per sentire una voce amica in grado di ascoltare e sostenere. Dall’altra parte del telefono ci sono dei “custodi sociali”, ovvero degli operatori specializzati che hanno il compito di contattare gli anziani, di instaurare con loro un rapporto di fiducia e di raccogliere i loro bisogni.
Compito degli operatori è di richiamare gli utenti del servizio in base ad un calendario concordato con quest’ultimi (in media 2 volte a settimana). Gli anziani possono usufruire del servizio anche per brevi periodi, ad esempio durante l’assenza temporanea dei familiari.
Nella conferenza stampa che è seguita alla firma del protocollo d’intesa tra Provincia e Comuni, il presidente Silenzi ha ricordato come con questa iniziativa – unica nel suo genere in Italia a livello di area vasta – “la Provincia vuol coordinare, promuovere e sostenere la rete dei servizi, sulla base di una programmazione e pianificazione partecipata delle politiche sociali che superi la logica della suddivisione del lavoro per competenze a favore di una logica per obiettivi.
“Sulla base dell’esperienza svolta nel 2008 durante la fase sperimentale si è visto – ha detto l’assessore provinciale ai servizi sociali, Alessandro Savi – come dalle richieste dell’anziano e dalle informazioni assunte nel corso dei colloqui telefonici siano spesso emerse notizie utili alle Amministrazioni pubbliche ed al mondo del volontariato per l’analisi e la valutazione dell’efficacia degli interventi programmati e l’eventuale necessità di adeguare le politiche rispetto a nuovi bisogni”.
L’avere una lettura complessiva dei bisogni degli anziani – è stato rimarcato anche da alcuni dei Sindaci presenti – permette di dare risposte personalizzate e quindi rendere più efficaci gli interventi. Inoltre il progetto provinciale “Anziani non più soli” – invertendo una tendenza – mette la persona, in questo caso l’anziano, e non il servizio, al centro delle politiche sociali.
Dalla Provincia di Macerata
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