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Furti di rame nell’entroterra maceratese, due fratelli in carcere

Titolari di un'impresa edile, avrebbero sottratto all'incirca 7 tonnellate di "oro rosso"

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rame, oro rosso

Indagini serrate portate avanti negli ultimi mesi da parte dei Carabinieri si sono concluse con l’arresto di due fratelli di origini campane, ritenuti responsabili di decine di furti di rame in varie località dell’entroterra maceratese.

L’operazione è scattata a partire dal novembre del 2023 e ha consentito di accertare almeno 46 episodi che avrebbero avuto i fratelli (di 40 e 41 anni) come protagonisti. Titolari di un’impresa edile attiva nel Maceratese per i lavori di ricostruzione post-sisma, i due avrebbero asportato complessivamente circa 7 tonnellate di rame, garantendosi guadagni illeciti per non meno di 50.000 euro.

Dopo i primi sospetti, le forze dell’ordine hanno installato dei dispositivi Gps sui loro veicoli, attraverso cui è stata appurata la loro presenza presso località puntualmente interessate da sottrazioni del prezioso materiale. Secondo gli accertamenti condotti dai militari, i due fratelli avrebbero commesso furti a Sarnano, Fiastra, Belforte del Chienti, Visso, Serravalle di Chienti, Valfornace, Muccia, Monte Cavallo.

Accusati di furto aggravato, autoriciclaggio e trasporto di rifiuti non pericolosi senza autorizzazione, entrambi sono stati trasferiti nel carcere di Montacuto, ad Ancona.

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