Sei mesi e un comunicato tranciante dell’Associazione Popsophia sono bastati a dimostrare come la casa della trasparenza di Corvatta sia in realtà una casa con i vetri fumè. Anche ieri il Sindaco si vanta di aver salvato Popsophia mentre la verità è che non ha stanziato un euro per il Festival 2012 caricando di debiti l’Azienda dei Teatri. È davvero convinto di ciò che dice?

Leggendo attentamente il bilancio comunale si capisce perché Popsophia se ne stia andando e perché a mio avviso c’è un minuzioso progetto per distruggere l’Azienda dei Teatri. Se non è così, Corvatta non avrà difficoltà a rispondere a queste mie domande. È vero o no che prima di maggio l’Azienda aveva previsto 70mila euro per Popsophia 2012 mentre, con apposita delibera, la Giunta chiese ai Teatri di spenderne di più attraverso 100mila euro che sarebbero arrivati dal Comune come contributo di “compartecipazione”? Qual è il contributo che Mobili aveva stanziato per tutta l’attività 2012 dell’Azienda dei Teatri? Era o no di 850mila euro? Qual è contributo che effettivamente la sinistra ha deliberato appena dieci giorni fa? È vero o no che sono gli stessi 850mila?

Dove sono questi sbandierati 100mila euro in più? I numeri sono numeri. Come può l’Azienda far fronte alle maggiori spese richieste dal Comune e come poteva Popsophia restare in mezzo ad una situazione così altalenante e improvvisata? Parafrasando una bella opera di Shakespeare si può dire: “tanto rumore per nulla”. Trasparenza e salvataggio sono diventati intrallazzi e distruzione. La verità è questa: Corvatta sta lasciando un buco di 140mila euro nell’Azienda dei Teatri buttando vent’anni di organizzazione culturale e competenza amministrativa. Popsophia ha fiutato l’aria e se ne va prima di trovarsi senza fondi per il 2013. Invito Corvatta a chiarire. Magari il mancato stanziamento è solo un errore tecnico e quindi rimedierà. Se non sarà così questa diventerà materia da Corte dei Conti.

da Erminio Marinelli
Insieme per Civitanova