Motta e Saba Agiana in concerto per la fine di Rive Festival
Si chiude il 9 luglio la quinta edizione del festival di Giorgio Felicetti

In chiusura la quinta edizione del Rive Festival di Giorgio Felicetti. Domenica 9 luglio inizia con un thriller archeologico ambientato nel mare. Elena Torre, alle 18 al moletto Medusa, presenta il suo lavoro Il mistero delle antiche rotte, la storia di un ritrovamento eccezionale a Pisa. In contemporanea, al club vela un mini workshop esperienziale, Yoga a vela, a cura di Dayana Orazi (massimo 20 partecipanti, per prenotarsi 329/2950550).
Alle 19 il Forum delle Rive, dedicato quest’anno a Salute e Medicina, con il cardiologo torinese Marco Bobbio, il dottor Riccardo Centurioni, specialista di medicina interna ed ematologo e l’otorinolaringoiatra Cesare Carlucci. I tre medici dialogheranno sulla Slow medicine, una medicina più sobria per stare meglio e sprecare meno risorse. Prima dell’orario di cena, un poeta “fuoristagione”, Antonio Malagrida parla del suo libro che indaga con ironia e disincanto sull’eterna rischiesta di verità che l’essere umano rimanda all’amore, al tempo, alla vita, alla morte e alla memoria.
Dal tramonto a notte, cena sul porto a base di pesce, di prodotti biologici e di piatti vegetariani. Chiusura in grande per questa quinta edizione di Rive: alle 21.30 l’incontro in musica con Motta, cantante, polistrumentista e autore di testi. Al suo esordio discografico solista con La fine dei vent’anni ha vinto la targa Tenco per la migliore Opera prima. Mentre alle 22 il concerto di Saba Anglana, attrice e cantante di origine somala, etiope e italiana. Con lei sul palco Mattia Barbieri alla batteria, Fabio Barovero alla fisarmonica e Federico Marchesano al contrabbasso.
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