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Accuse al Comune di Camerino; risponde il sindaco Pasqui

Pasqui: "Auspico che questo ulteriore chiarimento serva definitivamente a fare luce sulla realtà dei fatti per mettere fine alle tante inopportune voci"

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Chiesa di Santa Maria in Via a Camerino

Il sindaco Gianluca Pasqui risponde alle critiche mosse nei contri nel Comune di Camerino. Giudizi, opinioni e accuse sono state mosse nei confronti delle opere di ristrutturazione e messa in sicurezza della Chiesa di Santa Maria in Via nella città ducale, fortemente danneggiata dagli eventi sismici del 2016.

Da troppo tempo sento commenti e ricostruzioni decisamente fuorvianti circa una situazione che mi addolora – dichiara il sindaco Gianluca Pasqui – come persona prima ancora che come primo cittadino: la Chiesa di Santa Maria in via e gli imperdonabili ritardi sulle opere di messa in sicurezza. Faccio presente che quella è la Chiesa della mia Parrocchia ed è, di fatto, l’edificio di culto a cui, come praticante, sono in assoluto più legato. Mi fa male sentire giudizi superficiali e assolutamente infondati sulle presunte colpe del Comune di Camerino. Questo ente si è adoperato per la Chiesa di Santa Maria in Via sin dai giorni immediatamente successivi la scossa del 24 agosto“.

Pasqui ci tiene a precisare che il Comune di Camerino sta facendo il possibile per effettuare gli interventi necessari il prima possibile, ma ricorda anche che l’edificio è sottoposto a vincolo e qualsiasi operazione deve essere approvata dal Mibact. Il 10 dicembre, la Chiesa è stata oggetto di un GTS, con il quale si è preso atto dell’alto livello di danno, con il quale si sarebbe dovuto provvedere il prima possibile ai lavori richiesti.  A tale sopralluogo hanno partecipato anche il parroco, don Mariano Blanchi, e l’ingegner Roberto Gagliardi.

Il 27 dicembre, Gagliardi ha trasmesso al Mibact e al Comune di Camerino un progetto preliminare di messa in sicurezza. Il progetto doveva essere vagliato dal Mibact stesso e non certo dal Comune di Camerino che, come precisa la circolare della Protezione Civile, è tenuto ad operare solo per la salvaguardia dell’incolumità pubblica. I giorni sono trascorsi senza cambiamenti e anche a febbraio, durante la visita di Franceschini, il sindaco ha nuovamente ricordato i ritardi negli interventi. E a marzo è stato richiesto un ulteriore sopralluogo.

Gianluca PasquiCos’altro doveva fare il Comune di Camerino? – conclude Pasqui –  Non si poteva certo procedere contro la legge ad opere che il Comune non è autorizzato a realizzare. I ritardi ci sono stati e sono a mio avviso gravissimi, ma non si possono certo imputare a questo ente che, invece, ha continuamente sollecitato gli interventi necessari ai proprietari e agli organi di competenza, così come previsto dalle normative. Auspico, quindi, che questo ulteriore chiarimento serva definitivamente a fare luce sulla realtà dei fatti per mettere così fine alle tante, troppe, inopportune voci che circolano in questo ultimo periodo e che hanno il sapore dello sciacallaggio politico“.

 

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