Si ferma al minuto 52′ di Corridonia – Atletico Piceno la striscia positiva dei ragazzi di Ciarlantini. Il dubbio rigore procurato con scaltrezza da Pezzoli – presunto fallo di Santo Parise (foto) – e trasformato con freddezza da Fattori, regala ai caldissimi ospiti il 10° risultato utile consecutivo, e sancisce al contempo la sconfitta rossoverde dopo 4 gare che avevano fruttato gli 8 punti capaci di raddrizzare la classifica e di far nuovamente circolare tra i tifosi la parola play-off. Arbitraggio non all’altezza, campo al limiti dell’impraticabilità e orario poco consono ad ingolosire il pubblico ccorridoniano, le attenuanti polemiche di un squadra apparsa comunque troppo dimessa.

E pensare che fu proprio un turno infrasettimanale a coincidere con i primi segnali di ripresa da parte del Donia dopo la crisi di mezza stagione: la vittoria esterna di Urbino del 19 gennaio fu apripista alla conquista nel derby contro la Fulgor e al buon pareggio di Belvedere. Questo nuovo mercoledì di campionato porta invece in seno una nefasta sconfitta interna che smorza gli entusiasmi e segna un palese passo indietro in classifica:Montegranaro e Real Montecchio hanno vinto e quindi sorpassato i rossoverdi,raggiunti inoltre proprio dai rivali odierni, che dopo aver surclassato la Fulgor a Macerata, escono col bottino pieno pure dal Martini dimostrandosi squadra in palla e con l’indole da trasferta.

A rendere ancora più amara la pillola ci hanno poi pensato l‘infortunio di Longo, sostituito ad inizio ripresa da Taglioni,   e i cartellini al diffidato Nerpiti – giallo – e a Barucca – rosso – che costringeranno il tecnico Ciarlantini (foto) a disegnare una formazione inedita per la trasferta di Grottammare, antipasto di quella attesissima di Ancona per la quale già sono stati predisposti dei pulman dalla tifoseria organizzata.

Il doppio insidioso impegno esterno dirà molto sulle ambizioni dei rossoverdi, ancor sospesi tra la voglia di scalare la classifica e il timore opposto di perdere posizioni. Ma forse non è ancora tempo di porsi obiettivi di lunga scadenza. E’ bensì più opportuno concentrarsi su una gara per volta con un sol mantra:guardarsi le spalle, non smettere di sognare.

Francesco Spè