“Il lavoro femminile del ‘900” prosegue fino al 3 maggio e poi si sposta a San Severino e Treia
Immagini del lavoro delle donne, nelle filande, negli opifici, nelle industrie, e della vita di tutti i giorni, nei campi, nelle vie dei borghi, con i bambini che giocano per strada e le chiacchiere magari quando si va a prendere l’acqua alla fonte o a lavare i panni al fiume. Sono le cento foto presentate nella mostra “Le industrie femminili: ritratti di donne al lavoro dai primi anni del ‘900”, promossa ed organizzata dall’assessorato alle Pari opportunità della Provincia di Macerata, che prosegue fino a domenica 3 maggio nella Galleria Galeotti di Macerata, con ingresso gratuito dalle ore 17 alle ore 19.30.
L’idea della mostra fotografica sul lavoro femminile nasce dalla lettura della prefazione al catalogo della mostra regionale, che si svolse a Macerata più di un secolo fa, nel 1906, a firma di Caterina Pigorini Beri, che descrisse, ne’ “Le industrie femminili nelle Marche”, la realtà di quegli anni.
L’obiettivo che si vuole raggiungere con questa iniziativa è di capire, a distanza di poco più di cento anni, come è cambiato il ruolo sociale della donna. L’intenzione è quella di rappresentare, per categorie lavorative, gli aspetti più significativi del lavoro femminile agli inizi del Novecento con lo scopo di cogliere il cambiamento di quegli anni osservando e sottolineando, con gli occhi di oggi, l’inevitabile trasformazione che ha coinvolto la donna nell’ultimo secolo.
La mostra nasce itinerante e vuole coinvolgere il territorio provinciale: dopo Macerata, dal 6 al 24 maggio sarà nella sede dell’Università della Terza età dell’Alto maceratese di San Severino Marche e dal 29 maggio all’11 giugno nell’Istituto comprensivo di via Lanzi a Treia.
L’esposizione, curata dall’associazione “Arti & Mestieri” e realizzata con il sostegno del Fondo sociale europeo, del ministero del Lavoro, della Regione Marche, è stata resa possibile grazie alla collaborazione della Biblioteca statale di Macerata, della Biblioteca comunale “Mozzi Borgetti” di Macerata, della Fototeca comunale “Grandinetti” di Potenza Piena, della fotografa Emanuela Sforza e dalla Fondazione Carima.
Dalla Provincia di Macerata
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