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Due serate di grandi successi per il seguito delle Audizioni Musicultura

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Paolo AngeliSeconda e terza serata di audizioni per Musicultura: il successo della manifetazione continua a crescere.

Al genovese Paolo Agnello il Premio Sisme per la migliore interpretazione, consegnato da Giorgio Bulgarelli del locale romano The Place
Sabato 7 febbraio, sono saliti sul palco della Filarmonica: Hellosocrate (Civitavecchia – Rm), Paolo Agnello (Genova), Paolo Pallante (Tivoli – Rm) e i Coram Populo (Torano Castello – Cs). Purtroppo è saltata l’esibizione di Erene (Torino), prevista per ieri, perché la cantautrice torinese, che da tempo vive a New York, ha avuto problemi con il rinnovo del visto e non è potuta rientrare in tempo per le audizioni. La notizia è stata annunciata da Ezio Nannipieri, nel corso della serata, mostrando tutto il rammarico dell’associazione per questo inconveniente.

L’esibizione dei giovani Hellosocrate (Civitavecchia – Rm) è stata caratterizzata da testi di natura sentimentale, perché “sono i sentimenti” – ha spiegato uno dei cantanti del gruppo – “che permettono agli ascoltatori di porsi le domande. Ciò che abbiamo in comune noi del gruppo” – continua – “non è il modo di essere artisti, quanto il nostro comune modo di interpretare la morte di Socrate come l’evento più artistico di sempre”. Ironico il cantante quando nel presentare la loro canzone “Zero” ha precisato che è lui a scrivere testi ma è sua madre che poi pensa ai titoli.
Il secondo ad esibirsi è stato Paolo Agnello (Genova) che ha iniziato la sua performance, fatta di testi di grande spessore artistico ed umano, di arrangiamenti nuovi, non ascrivibili a nessun genere in particolare, ma soprattutto fatta di una carica espressiva che non ha lasciato indifferente il pubblico in sala. Con il suo modo un po’ distaccato e schivo, ha invece scaldato il cuore degli spettatori.
L’altro laziale in gara, Paolo Pallante (Tivoli – Rm), si è esibito per terzo e si è guadagnato subito la simpatia degli spettatori. L’ironia è la costante dei brani di ieri sera, come lo stesso Paolo ha dichiarato, tranne che dell’ultimo pezzo, più serio, che racconta quanto sia difficile avere delle idee e difenderle. La formazione scelta per la serata ha rivelato subito la matrice jazz dei pezzi proposti, che però l’artista romano si diverte a vestire con una struttura canzone più libera, producendo risultati senza dubbio inconsueti. “Amo la chitarra, perché è lo strumento con cui sono cresciuto artisticamente” – ha confessato Paolo alla giuria – “e mi diverte inserirne le sonorità anche su pezzi jazz. E poi di solito mi esibisco da solo e la chitarra è la mia fedele compagna”.
I Coram Populo (Torano castello – Cs) sono stati gli ultimi ad esibirsi e appena sono saliti sul palco hanno portato subito una ventata di folklore e di voglia di ballare. Tutti e tre i pezzi eseguiti, tra cui una serenata d’amore in dialetto calabrese, hanno infatti coinvolto il pubblico in sala sia emotivamente che fisicamente: quando il front man del gruppo, per introdurre la loro terza canzone, ha invitato tutti al ballo, perché: “ballare mette buon sangue”, gli spettatori, non potendo rispondere per limiti di spazio, non hanno comunque resistito al ritmo travolgente e lo hanno accompagnato tamburellando le gambe sul posto. Il gruppo, che ha come nume tutelare Fabrizio De Andrè e con lui Mauro Pagani, pur avendo la sua matrice nel folklore tradizionale è in grado di aprirsi a influenze cantautorali, ottenendo un sound innovativo e affascinante. Una curiosità non sfuggita alla giuria, una chitarra battente a 6 corde fatta costruire apposta con un legno speciale per ottenere un calore migliore.

A fine serata il Premio Sisme, un microfono Shure Sm58, per la migliore interpretazione è andato a Paolo Agnello. A consegnarlo con grande emozione e competenza un amico di Musicultura, Giorgio Bulgarelli, esperto di performance dal vivo e organizzatore degli eventi live del The Place, locale romano di grande rilievo in ambito musicale. Giorgio Bulgarelli ha ringraziato l’associazione di avergli dato l’opportunità di salire sul palco della Filarmonica, si è complimentato con il vincitore del premio, Paolo Agnello e si è dichiarato fiero del connubio nato tra Musicultura e The Place. “Molti” – queste sono le sue parole – “degli artisti passati a Musicultura sono approdati poi al The Place e molti frequentatori del locale romano hanno poi voluto partecipare al concorso di Musicultura. Un rapporto nato per affinità di obiettivi e pronto a consolidarsi nel futuro, all’insegna sempre della musica di qualità”

Anche per la successiva domenica 8, notevole anche la partecipazione del pubblico da casa che segue le Audizioni sulla web tv di Musicultura in onda sul sito www.musicultura.it

Le Audizioni Live sono entrate nel vivo e il pomeriggio di domenica 8 febbraio hanno registrato il tutto esaurito, tanto da lasciar fuori dal Teatro Filarmonica di Macerata, dove si stanno svolgendo fino al 15 febbraio, molti spettatori accorsi a vedere i cinque artisti in gara. Ad esibirsi sono stati, nell’ordine: Davide Zilli (Villanova – Pc), Paola Angeli (Bologna), Jacopo Ratini (Roma), Paolo Pilo (Milano), Giovanni Block (Napoli).

Nella prima domenica di Audizioni il primo ad esibirsi è stato il professore d’italiano Davide Zilli (Villanova – Pc), che ha proposto dei brani originali per i contenuti, rivestiti di sonorità pulite e accompagnati da un’esibizione impeccabile. Formatosi con la musica classica, nella sua carrtiera artistica si è avvicinato al rock iniziando un’esplorazione di vari generi musicali che lo ha portato ad approdare al jazz, “la veste più congeniale alla mia voce”, ha affermato lo stesso Davide. Rispondendo poi alle domande della giuria universitaria circa l’influenza che il suo lavoro di professore esercita su quello di cantautore, l’artista emiliano ha risposto con grande sensibilità: “Ciò che mi piace di più del mio lavoro di insegnante è la possibilità di essere sempre a contatto con la genuinità degli adolescenti, che sono in grado di dare giudizi oggettivi, sia nel bene e nel male. E’ inoltre un piacere scoprire negli iPod dei miei studenti che in ambito musicale non sono poi tanto sprovveduti e non ascoltano solo musica commerciale”.
Ad esibirsi per seconda l’altra emiliana in gara, Paola Angeli (Bologna), ormai una veterana di Musicultura (alla quarta partecipazione al festival), che ha incantato il pubblico con la sua carica espressiva e con dei brani di forte impatto emotivo. A colpire il pubblico e la giuria è stata soprattutto la prima canzone eseguita al pianoforte, “Il corpo di Venere”, che parla dell’anima, di come ci si scordi a volte di curarla per farla crescere e maturare. La cantautrice ha voluto fare anche un omaggio ad un suo amico, Roberto Venturi, che chiedendole di musicare una sua canzone, le ha dato lo stimolo per ritornare a scrivere dopo un lungo periodo di silenzio. Il brano è intitolato “Canzoni che nessuno conosce”. Paola Angeli, durante il colloquio con la giuria, ha poi affermato di essere ritornata a Musicultura proprio perché, dopo tanto tempo lontana dal palco, ha voluto esordire dal vivo di fronte ad un pubblico ancora in grado di ascoltare davvero.
Terza esibizione, quella del giovane cantautore romano, Jacopo Ratini (Roma). La sua performance, dolce e fatta di una grande compattezza del suono, lo ha visto cantare testi piuttosto ricercati, creati a partire da riflessioni profonde, frutto di una grande sensibilità. Il ventiseienne romano ha poi mostrato una grande padronanza interpretativa sul palco.
Paolo Pilo (Milano) ha offerto al pubblico in sala il suo modo di filtrare il mondo, dichiarando che per lui fare musica è una necessità e un grandissimo divertimento. Le sue canzoni hanno come protagoniste dei personaggi emblematici e metaforici, in quanto ognuno di loro incarna un modo di essere e di vivere l’esistenza. “L’Equilibrista”, il brano proposto per primo, tratta infatti dell’alcolismo, perché l’alcolista, come un equilibrista, vive appeso ad un filo…al filo della vita. “Ogni canzone che scrivo” – ha affermato il cantautore milanese – “è un regalo che faccio a me stesso, che prima crea l’attesa di vedere cosa contiene e poi, una volta scartato, il desiderio di scrivere ancora”. Una vera e propria esigenza di scrivere, che Paolo vuole comunicare al suo pubblico.
L’ultima esibizione è stata quella del napoletano Giovanni Maria Block (Napoli), ritornato a Musicultura dopo due anni: il suo modo di comporre le canzoni è cambiato perché “nel frattempo sono cambiato io” – spiega Block – “ho fatto nuove esperienze che mi hanno permesso di vedere la musica in modo più esistenziale e non solo legata ai risultati materiali. In fondo il mestiere di un cantautore è proprio caratterizzato dal non poter rimanere sempre lo stesso”. Il napoletano, rispondendo alla giuria, ha fatto delle considerazioni sulla sua città e sulle difficoltà in cui essa versa. Napoli non lascia molto spazio a chi si vuole dedicare alla musica e i giovani artisti devono spesso trasferirsi in altre città per coltivare la propria passione. Ma aggiunge Block: “Napoli, insieme ovviamente alla mia famiglia, mi ha anche dato l’energia per dedicarmi alla musica”. La sua esibizione ha colpito molto il pubblico. Toccante il brano “L’aquilone” per l’equilibrio tra dolcezza e durezza.

A fine serata il Premio Sisme per la migliore interpretazione, un microfono Shure Sm58 in una versione speciale dedicata ai 20 anni di Musicultura, è andato a Paola Angeli. A consegnarlo Andrea Guerranti della Sisme, azienda che è da anni vicina Musicultura e che ogni anno alle Audizioni Live premia il talento degli artisti in gara con questo prestigioso porta fortuna per la loro carriera artistica.

Lunedì 9 febbraio, proseguono le audizioni con i seguenti artisti: Areamag (San Cesareo – Rm), Chewingum (Senigallia – An), Chiara Raggi (Roma), Francesco Arpino (Roma), Gabriele Aprile (Napoli).
Martedì 10 febbraio: Jacopo Niccolò Badini (Firenze), Canemorto (Scarperia – Fi), Nina Monti (Ariccia – Roma), Style Crew (Montegranaro – Ap), Carmine Torchia (Sersale – Cz).

Le Audizioni Live, iniziate venerdì 6 febbraio si svolgeranno tutti i giorni fino al 15 febbraio presso il Teatro Filarmonica di Macerata, a partire dalle ore 21.00, ad eccezione di domenica 15 febbraio, in cui avranno inizio a partire dalle ore 17.00. Ogni sera si esibiranno cinque artisti per un totale di 50 proposte, che sono state selezionate tra le oltre 700 domande pervenute al concorso.
Il pubblico può accedere liberamente alle serate o può seguirle comodamente da casa collegandosi al sito www.musicultura.it dove ogni giorno le performance degli artisti sono trasmesse, in diretta, sul canale televisivo web della manifestazione.
Il programma delle audizioni prevede che tutti i convocati esibiscano tre brani del loro repertorio.

Dalle Audizioni che rappresentano la prima fase del concorso, usciranno i 16 finalisti. I loro brani verranno trasmessi sulle onde di Radio 1 Rai e saranno sottoposti al giudizio del pubblico, che potrà esprimere con il televoto la propria preferenza. Contemporaneamente essi verranno sottoposti al vaglio del Comitato Artistico di Garanzia che vanta sempre dei nomi di spicco e che quest’anno è composto da: Claudio Baglioni, Edoardo Bennato, Luca Carboni, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Niccolò Fabi, Lucio Dalla, Teresa De Sio, Tiziano Ferro, Giorgia, Mariangela Gualtieri, Vivian Lamarque, Dacia Maraini, Alda Merini, Gino Paoli, Vasco Rossi, Teresa Salgueiro, Michele Serra, Daniele Silvestri, Ornella Vanoni, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi, Antonello Venditti.

Saranno solo 8 i vincitori che potranno esibirsi sul palco dello Sferisterio durante le serate finali del festival – il 26, 27, 28 giugno – che quest’anno festeggia XX anni di attività nella musica. Il vincitore assoluto si aggiudicherà il Premio Banca Popolare di Ancona, del valore di 20.000,00 euro. Saranno inoltre assegnati la Targa della Critica (5.000,00 euro) e i remi Imaie, Siae e Unimarche (ciascuno di 2.5000,00 euro) rispettivamente per la migliore interpretazione, la migliore musica e il miglio testo.

Da Ufficio Stampa Musicultura

Redazione Macerata Notizie
Pubblicato Lunedì 9 febbraio, 2009 
alle ore 15:06
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