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Giovedì 25 luglio si inaugura il “Percorso d’incanto” a San Severino Marche

Si tratta di un'esposizione permanente a cielo aperto: presenti per l'occasione i finalisti del premio Colle Montenero

Centro storico di San Severino Marche

Saranno tre le opere che inaugureranno il “Percorso d’incanto”, esposizione permanente a cielo aperto tra arte e natura che la Città di San Severino Marche inaugurerà giovedì 25 luglio, alle ore 18,30, con una cerimonia ufficiale alla quale prenderanno parte anche i tre finalisti della prima edizione del Premio Colle Montenero: Vincenzo Maione, Fabrizio Pedrali e Beate Gundula Bennewitz.

Insegnante di educazione artistica e storia dell’arte, Vincenzo Maione si specializza giovanissimo in ceramica e scultura, ma sperimenta anche la pittura. Ha lavorato come scenografo con la Rai e al teatro Bellini. E’ anche autore di diverse pubblicazioni di disegni e poesie ed ha partecipato a numerosissime personali e mostre collettive.

Fabrizio Pedrali inizia la propria formazione fin da giovane ma la sua voglia di creare e scoprire l’arte in tutte le sue forme lo spinge a frequentare la scuola d’Arte “Aldo Kupfer” perfezionando il disegno, la pittura, la scultura ed il mosaico. La sua è una ricerca continua soprattutto per quanto riguarda i materiali. Per le sue sculture non si ferma alla creta e al gesso ma sperimenta resine e composti, marmi e pietre con inserti in bronzo, ferro e legno. Alla fine anni 90 passa dal figurativo all’informale geometrico prediligendo la forma tonda. Nelle sue sculture crea un gioco di movimenti dove lo spettatore diventa fruitore dell’opera stessa.

Nata a Rehau, in Germania, Beate Gundula Bennewitz vive da tempo nelle Marche. Le sue opere nascono da cose o elementi esistenti da cui trae ispirazione per la loro forma, come materiali naturali trovati per caso, oggetti di uso quotidiano o rifiuti. Di “nuovo” utilizza solo il cemento per le suee sculture e colori acrilici e pigmenti per la colorazione. Laureata in architettura, con una tesi sulla biologia edile, ha dato vita a un “Giardino delle sculture”.

A loro è stato assegnato il compito di realizzare un’opera d’arte contemporanea da inserire nel contesto di uno scenario tutto nuovo destinato ad abbellire un’area di grande valore per tutti i settempedani.

L’iniziativa sarà realizzata grazie al Comune, alla Regione Marche e all’Accademia di Belle Arti di Macerata, oltre ai Musei di San Severino.

Il ritrovo è presso il parcheggio del santuario della Madonna dei Lumi.

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