La consigliera Antonella Mariani fa il punto sulla sanità recanatese
"Oggi gli interlocutori regionali amano promettere con l'abitudine puntuale di non mantenere"
In riferimento all’annuncio della recente assegnazione a Recanati, della Tac, ferma dal 2021 all’interno dell’ex Covid Hospital di Civitanova, l’Amministrazione comunale fa presente che circa un anno fa, aveva richiesto alle autorità sanitarie regionali competenti la stessa Tac in virtù del fatto che il centro Covid era chiuso e la strumentazione di diagnostica non veniva utilizzata.
All’epoca, le autorità sanitarie competenti avevano negato questa possibilità rispondendo all’Amministrazione comunale che non era possibile portare la Tac a Recanati in quanto strumentazione di alto livello, non idonea all’utilizzo negli ambulatori di Recanati e quindi riservata alla struttura ospedaliera di Civitanova.
Ora al di là del fatto che l’ Amministrazione esprime chiaramente la sua piena soddisfazione nell’apprendere il cambio di idea delle autorità regionali nell’interesse della salute dei cittadini, non può però fare a meno di esprimere nel contempo qualche perplessità in quanto l’arrivo della Tac sembrerebbe previsto a giugno, subito dopo le elezioni amministrative.
A seguire la nota della Consigliera dottoressa Antonella Mariani, delegata alla Sanità che fa il punto sulla sanità recanatese.
“Purtroppo, oggi gli interlocutori regionali amano promettere con l’abitudine puntuale di non mantenere. Sono anni che ci hanno promesso una nuova Tac a Recanati, ma abbiamo sempre atteso invano. Adesso in piena campagna elettorale ci fanno sapere che arriverà la Tac precedentemente in uso presso il Covid center e ferma da tempo.
Non solo una Tac che non ha nulla di nuovo, ma della quale non si conosce nemmeno lo stato di funzionamento.
Malauguratamente per noi cittadini non è questo però il problema più serio, perché quello che vedo è che non si muove nulla; non si stanno allestendo nuove stanze e non si sta predisponendo la sala per accogliere il macchinario. Addirittura, sembrerebbe che il suo arrivo sia previsto per dopo le elezioni amministrative.
L’unica filiera tanto conclamata dalla nostra opposizione tra il Governo centrale e regionale che vedo è quella della menzogna. Ho sempre cercato di assolvere con il massimo impegno e dedizione il compito di gestire i temi della sanità del territorio sia per deontologia professionale sia per il massimo rispetto della delega che mi veniva consegnata, tenendo conto dei radicali cambiamenti che hanno interessato il nostro contesto culturale e socio- economico, ma soprattutto della diversa tipologia di erogazione sanitaria.
Mi sono spesa per il bene della nostra città e dei nostri servizi sanitari cercando di ottenere l’obiettivo massimo possibile soprattutto per il nostro ospedale.
E’ stato cosi che siamo riusciti a mantenere il Punto di Primo Intervento con la collaborazione della giunta regionale di centrosinistra e garantendo sempre un personale di qualità, sono poi stati attivati i servizi di microchirurgia oculistica e dermatologica, come la terapia del dolore, questa con la presenza del dottor Serafino attuale Primario a Macerata.
A questi percorsi per i quali si prevedeva una prospettiva di crescita sino al raggiungimento dell’eccellenza, possiamo aggiungere il centro di diabetologia e il centro dialisi.
Il nostro Santa Lucia stava tornando centrale nella programmazione sanitaria regionale guidata dal centro sinistra, ma attorno si sviluppavano movimenti di contestazione, manipolati politicamente dal centrodestra all’opposizione sia in città che in regione.
Si gridava alla chiusura dell’ospedale, si richiamavano antichi fasti dove il Santa Lucia si occupava anche di interventi di massima chirurgia e si prometteva un impossibile ritorno a quel modello, senza tener conto dei cambiamenti sociali, culturali e delle risorse che nel frattempo erano state drasticamente ridotte negli anni precedenti, in modo particolare proprio dai governi di destra.
Il centrodestra ha vinto le elezioni probabilmente proprio cavalcando il tema della sanità e facendo promesse immantenibili.
Mentivano sapendo di mentire. Adesso sono quattro anni che amministrano la Regione e dal punto di vista sanitario, non solo non hanno mantenuto, come era prevedibile, nessuna delle promesse fatte, ma ciò che hanno provato a cambiare ha causato danni ed insofferenza tra gli utenti, impoverendo soprattutto dei servizi già in difficoltà.
Basti pensare alla nostra microchirurgia depotenziata a causa di macchinari sempre più obsoleti che, nonostante i miei solleciti al direttore sanitario, si vedono bene dal sostituire, anche quando finiscono per rompersi.
Questo è successo al macchinario che permetteva di gestire la Terapia del dolore che nei nostri piani doveva diventare un servizio di eccellenza, una volta rotto non è stato più sostituito nonostante le promesse fattemi.
Così pur potendo contare sulla bravura della dottoressa in servizio, senza il macchinario si possono fare solo piccoli interventi con iniezioni manuali e localizzate e qualche diagnosi. Il servizio di diabetologia? L’eccellenza del centro dialisi? Tutto ridotto ai minimi termini e servizi tenuti in piedi dalla serietà e dallo stremante impegno dei medici.
Quattro anni di politica del centrodestra corrispondono a quattro anni di danni e di bugie nel settore sanitario.
Forse arriveranno degli investimenti in termini di strutture, ma nessuna spesa prevista in termini di personale, ma solo tagli. Perfino il servizio A.D.I., l’assistenza infermieristica a domicilio oggi è in grande difficoltà per carenza di infermieri e tale situazione spinge il cittadino a ricorrere al privato creando una sanità sempre più censitaria.
La stessa riforma in AST ha peggiorato drammaticamente il problema delle liste di attesa creando situazioni di grande disagio con pazienti che possono finir spediti anche agli estremi confini della nostra regione.
La riduzione del personale medico poi allunga in modo interminabile l’attesa pure per le situazioni di emergenza ed anche in questo caso gli utenti vengono spinti indirettamente verso il privato, ma i costi gravitano e non tutti possono permettersi le cure.
La sanità pubblica ha sempre rappresentato per me un principio imprescindibile e ho lottato tutta la vita per difenderlo. Come non concludere quindi che la filiera di destra della quale i consiglieri di minoranza fanno gran proseliti, sia in realtà la solita filiera della menzogna per cercare di abbindolare dopo gli elettori regionali, adesso anche quelli recanatesi”.
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