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Lo spettacolo “Ferdinando” arriva martedì 9 gennaio a San Severino Marche

Appuntamento alle ore 20.45 al teatro Feronia

"Ferdinando"

Arturo Cirillo, fresco di premio 2023 dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro, porta “Ferdinando”, capolavoro della drammaturgia di Annibale Ruccello (1956-1986), al Teatro Feronia di San Severino Marche martedì 9 gennaio, nella stagione in abbonamento promossa da Comune e AMAT con il contributo di MiC e Regione Marche. Con Arturo Cirillo sono in palcoscenico Sabrina ScuccimarraAnna Rita Vitolo e Riccardo Ciccarelli. Le scene dello spettacolo, prodotto da MarcheTeatro, sono di Dario Gessati, i costumi di Gianluca Falaschi, le musiche di Francesco De Melis, le luci di Paolo Manti.

Dopo le fortunate prove di “Le cinque rose di Jennifer” e di “L’ereditiera” (Premio Ubu) dello stesso autore, Cirillo firma un altro classico del teatro italiano contemporaneo. Agosto 1870: il Regno delle Due Sicilie è caduto e la baronessa borbonica Donna Clotilde nella sua villa vesuviana si è “ammalata” di disprezzo per il re sabaudo e per l’Italia piccolo-borghese nata dalla recente unificazione. A fare da infermiera all’ipocondriaca nobildonna è Gesualda, cugina povera e inacidita dal nubilato, ma segreta amante di Don Catellino, prete di famiglia corrotto e vizioso. I giorni passano tutti uguali, tra pasticche, decotti, rancori e bugie. A sconvolgere lo stagnante equilibrio domestico è l’arrivo di un bel sedicenne che, rimasto orfano, viene mandato a vivere da Donna Clotilde, di cui risulta essere un lontano nipote. Sarà lui a gettare lo scompiglio nella casa, riaccendendo passioni sopite e smascherando vecchi delitti.

«Logica ed inconsueta, allo stesso tempo – scrive Cirillo nella presentazione dello spettacolo – la mia decisione di portare in scena “Ferdinando”. Logica perché riconosco in Ruccello un mio autore, un autore sul quale sono tornato più volte, e con spettacoli per me importanti. Ma la scelta mi appare anche inconsueta, poiché per me “Ferdinando” è sempre stato legato allo spettacolo che curò l’autore stesso (nonché primo interprete del ruolo di Don Catellino), che ha girato per molti anni tutta l’Italia avvalendosi della grande interpretazione di Isa Danieli. Inoltre per me il testo è sempre apparso molto diverso da tutti gli altri di Ruccello, un testo più realistico, storico, un dramma con una struttura classica. Il desiderio per un inafferrabile adolescente, nato da un inconsolabile bisogno d’amore, matura nella mente di tre personaggi disperati (Donna Clotilde, Donna Gesualda e Don Catello), prigionieri della propria solitudine, esacerbati dall’abitudine. Allora tutto l’aspetto storico mi è apparso una finzione, un teatro della crudeltà mascherato da dramma borghese, in cui anche la lingua, il fantomatico napoletano in cui si sostanzia Donna Clotilde, è esso stesso lingua di scena, lingua di rappresentazione, non meno del tanto “schifato” italiano. […] Mi pare che con Ferdinando, ancora una volta e ancora di più, Ruccello faccia fuori i generi, sessuali e spettacolari, per mettere in scena l’ambiguo e il sortilegio».

Info Botteghino del Teatro Feronia 0733/634369, Pro Loco San Severino Marche tel. 0733/638414, Facebook e Instagram “i Teatri di Sanseverino” e AMAT tel. 071/2072439 amatmarche.net.

Inizio ore 20.45.

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