Terremoto: le parole del presidente provinciale Parcaroli a sette anni dal sisma
"Le istituzioni hanno il dovere di portare a termine il grande lavoro di ricostruzione che ancora è rimasto da fare"
“Sono passati sette anni dall’inizio di quella sequenza sismica che, dalla notte del 24 agosto 2016, ha riportato le Marche nell’incubo di un terremoto le cui ferite, purtroppo, sono evidenti ancora oggi in molte zone del nostro bellissimo territorio. Oltre al doveroso e commosso ricordo delle tante persone che hanno perso la vita, le istituzioni hanno il dovere di portare a termine il grande lavoro di ricostruzione che ancora è rimasto da fare.
Ma, dopo anni percorsi a rilento, stiamo assistendo a un’accelerazione che ci infonde nuova speranza. Prima con il commissario Giovanni Legnini e oggi con il suo successore, il senatore Guido Castelli che ringrazio per la grande spinta che ha voluto dare all’approvazione delle pratiche, stiamo vedendo un avanzamento decisivo anche nella ricostruzione privata. Il mese scorso, ad esempio, la Cabina di coordinamento ha approvato due ordinanze molto importanti per il nostro territorio: la prima riguarda Camerino con il programma delle cantierizzazioni del centro storico, l’interramento dell’elettrodotto nel quartiere Vallicelle e la demolizione, con indagini archeologiche, dell’Albergo Roma e la seconda che interessa il Comune di Macerata, con la demolizione e ricostruzione degli otto edifici inagibili che sia trovano in via Maffeo Pantaleoni che, una volta recuperati, permetteranno a 150 famiglie di tornare a casa. E demolizioni sono partite anche a Ussita, Visso e Castelsantangelo sul Nera. Il nostro territorio deve diventare un modello di ricostruzione, ispirato ai principi della sicurezza e della sostenibilità.
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