Dopo la cerimonia di inaugurazione, che ha richiamato un numeroso ed attento pubblico, e le prime due settimane di apertura, che hanno registrato una buona affluenza di presenze provenienti anche da fuori regione, la mostra “Arte Senz’Arte. Storia della critica d’arte da Omero a Zeri”, allestita nell’ex chiesa di Santa Maria della Misericordia, in piazza Del Popolo, e curata dal giornalista Oronzo Mauro e dal critico Alessandro Delpriori, entra nel vivo con la prima di tre conferenze in programma da qui alla chiusura dell’esposizione prevista per il 30 luglio.

Domani (sabato 24 giugno), a partire dalle ore 17, nelle sale che accolgono l’evento si parlerà del tema: “L’antichità: stupore delle armi, accenni al sublime”. Il commento critico dell’incontro sarà affidato a uno dei curatori dell’esposizione, Oronzo Mauro, giornalista della business school del Sole 24 Ore. Giacomo Recchioni del museo Vidacilius relazionerà invece sul tema: “Dentro l’antichità”. Previste alcune letture di Omero, Esiodo, Duride e Longino a cura di Alberta Ricottini dell’associazione Sognalibro.

Le conferenze andranno poi avanti il 15 luglio, con l’incontro dedicato ad “Aneddoti e storie di artisti nel mentre si scopre la modernità”, per terminare il 29 luglio, con l’incontro dal titolo: “Tra ismi e guerre: dal secolo lungo a quello complesso”.

“Arte Senz’Arte” più che una mostra è un percorso che, grazie anche all’allestimento di Shura Oyarce Yzzelli, mette insieme filosofia, estetica, fenomenologia dell’arte e della storia. Si tratta di un vero e proprio “viaggio” che viene proposto ai visitatori, parte da un’edizione cinquecentesca dell’Odissea, dove la descrizione dello scudo di Achille pone la prima domanda sul concetto di rappresentazione del bello, per arrivare poi fino alle esperienze di Federico Zeri, forse il più abile connaisseur di tutti i tempi. In mezzo a questo percorso, tra l’antico e il moderno, vengono proposti tanti spunti sulla critica dell’arte attraverso libri e riviste.

L’esposizione “Arte Senz’Arte” è stata ideata dalla Città di San Severino Marche con il patrocinio e la collaborazione della Fondazione Salimbeni, dei Musei di San Severino, di Mama Marca Maceratese e della Pro Loco di San Severino Marche.