Montefano, cresce l’attesa per il concerto di Rachele Bastreghi
La storica voce dei Baustelle presenterà il suo primo album da solista nella serata di sabato 28 agosto
Fa tappa anche a Montefano il tour nazionale di Rachele Bastreghi, voce storica della band toscana Baustelle, che porterà nelle Marche (unica data regionale) il suo nuovo disco intitolato “Psychodonna“. Appuntamento sabato 28 agosto alle 21.30 al Teatro comunale “La Rondinella” per l’evento organizzato da Mat Mc che vedrà la cantautrice originaria di Siena presentare il suo primo album da solista. Un album in cui traspare la passione per le sperimentazioni geniali di giganti del calibro di Laurie Anderson, Ennio Morricone e Franco Battiato, per figure femminili come Penelope e la poetessa americana Anne Sexton.
Composto da 9 tracce di cui otto interamente scritte dall’autrice, “Psychodonna” è impreziosito dalle voci di importanti amiche e collaboratrici: oltre a Silvia Calderoni su “Penelope”, nel brano “Due ragazze a Roma” al fianco di Rachele troviamo Meg (che firma anche una parte del testo) e l’attrice e chanteuse Chiara Mastroianni.
Sul palco ci sarà anche la “Psychoband”, composta da Mario Conte (co-produttore dell’album, alle tastiere e programmazioni), Marco Benz Gentile (basso, chitarra elettrica, synth e violino), Marco Carusino (basso e chitarra) e Leziero Rescigno (batterie).
“Psychodonna” (Atlantic/Warner Music Italy) è il racconto di un viaggio interiore, “un rifugio buio che cerca il sole”. Il titolo esprime la personalità sfaccettata e apparentemente contrastante della cantautrice, che con queste canzoni compie una vera e propria presa di coscienza attraverso quello che lei stessa definisce “un volo intimo e faticosamente libero” nella dimensione femminile.
“Psychodonna – spiega Bastreghi– è una donna che vive di contrasti, di mondi opposti che si attraggono, che lotta per fare pace con sé stessa ed essere libera. Questo album è il diario intimo in cui trova il coraggio di mettersi a nudo, di dare spazio alle tante sfaccettature che la abitano e trovare, in qualche modo, il suo equilibrio. È un viaggio introspettivo, faticoso e a volte spietato ma con uno slancio positivo e speranzoso. È un disco che nasce in acque profonde ma dai fondali cerca il sole”.
Psychodonna è un concept album sulla lotta interiore, sulla ricerca spudorata di pace, di equilibrio, sull’accettarsi e sull’avere il coraggio di essere sé stessi, liberandosi e uscendo allo scoperto: è un’esplorazione di sé, la versione riveduta e corretta dall’autrice della saison en enfer di Arthur Rimbaud. A diario aperto e con i suoni di una vita, Rachele Bastreghi mette allora in scena un pastiche di tutte le possibilità, con una particolare attenzione alle sfaccettature infinite dell’essere umano donna: multiforme, ricco, complesso e psycho, appunto, dove però le voci e le personalità non si alternano come nel Norman Bates del capolavoro hitchcockiano ma rappresentano i diversi gradi di possibilità e di coesistenza di queste tante differenti versioni di sé, che convivono tutte insieme in un mondo al maschile.
A cavallo tra electropop, electroclash e classicità, Psychodonna è anche musicalmente multiforme: è ballo sfrenato e ballata, sfogo gridato e dramma interiore, Michael Jackson e Jim Morrison che camminano fianco a fianco. Maniacalmente attenta ai dettagli, Rachele sperimenta con le possibilità sonore del Yamaha Disklavier e gioca con una rilettura in chiave moderna del contrappunto barocco, alterna felicemente il sound di synth, clavicembali e pianoforti che, ispirandosi agli intrecci di J.S. Bach, ma specialmente al lavoro di Wendy Carlos e Laurie Anderson, si muovono tra scritture parallele a più mani e arpeggi ossessivi. Insieme a lei, nella stanza delle ispirazioni, ci sono Sebastian Tellier, Ennio Morricone, Serge & Charlotte Gainsbourg, il Franco Battiato di Fetus e Click ma soprattutto la loro lezione di sperimentazione senza confini e senza regole.
Come il risultato creato da una bambina messa di fronte a tavolozza e colori, Psychodonna è il frutto di un divertimento emozionante, giocoso, primitivo e, appunto, quasi infantile. Un gioco completamente nelle mani dell’autrice che ne ha curato ogni particolare, fino a firmarne la coproduzione insieme a Mario Conte.
Guarda il video di “Penelope”: https://youtu.be/9qzoECXe6hY.
Il programma generale della rassegna e tutte le informazioni sulle misure di sicurezza sono consultabili sul sito: www.musicaateatro.it.
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