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Tutto pronto a Macerata per l’inaugurazione della mostra su Tullio Crali

L'esposizione sarà ospitata a Palazzo Buonaccorsi a partire da venerdì 7 maggio

panorama Macerata

Ultimi ritocchi nelle sale espositive temporanee di Palazzo Buonaccorsi all’allestimento della mostra “Tullio Crali tra cielo e terra” che verrà inaugurata ufficialmente venerdì 7 maggio, alle 17.30, nel pieno rispetto delle norme anticontagio.

La retrospettiva, dedicata all’artista figura chiave del secondo futurismo, è la prima delle mostre organizzate dopo il lungo periodo di chiusura dei Musei civici a causa dell’emergenza sanitaria  e farà dunque da apripista ad un cartellone di qualità che il Comune di Macerata insieme al Comitato Scientifico Macerata Cultura ha progettato.

La mostra, curata da Barbara Martorelli, storica dell’arte e curatrice maceratese residente a Londra, è organizzata dal Comune di Macerata e Macerata Musei in collaborazione con l’associazione culturale Futurcrali e il patrocinio della Regione Marche.

“La mostra che andiamo a inaugurare – interviene l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta – è un omaggio dovuto a chi, insieme a tanti altri, ha reso grande Macerata”.

Si tratta di un’importate retrospettiva dedicata a Tullio Crali (Igalo 1910- Milano 2000) figura chiave del secondo futurismo e uno dei protagonisti del Novecento italiano. Dopo il successo ottenuto lo scorso anno alla Estorick Collection di Londra, la mostra Tullio Crali: a futurist life, a cura di Christopher Adams e Barbara Martorelli  approda, anche se con un format diverso, a Macerata con il titolo Tullio Crali. Tra cielo e terra. Cielo e terra infatti sono le parole che raccontano e raccolgono in un’asciutta sintesi gli sconfinati orizzonti percorsi dalla ricerca sempre viva e inesausta di Tullio Crali. La mostra permetterà di fare riscoprire al pubblico maceratese, e non solo, l’opera di un artista legato alla città: Crali visse a Macerata nel 1943 impegnato al fronte nel gruppo di mascheramento e continuò a frequentarla durante tutto il corso della sua vita. E’ infatti qui, che la famiglia ha deciso di seppellirlo.

La mostra, divisa in tre sezioni,  presenta, oltre ad interessanti inediti come diari, foto e materiali d’archivio, una selezione di circa 40 opere tra le più iconiche della sua produzione, da quelle che hanno contribuito  a determinare il successo dell’Aeropittura, più famose e celebrate per le evoluzioni aeree negli sconfinati spazi del cielo, alle Sassintesi, opere più tarde che richiamano  il deserto,  la nudità della materia e concludono il ciclo della sua ricerca nello spazio altrettanto infinito della riflessione e della meditazione.

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