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Entusiasmo del Presidente del Cus per il via ai lavori per i nuovi impianti sportivi

De Introna“Il coronamento di un sogno.” Il Cus Macerata del futuro è stato concepito venerdì scorso nella sala consiliare del comune, con la firma del progetto da parte dei vertici di Università ed Amministrazione.

La fine di tante battaglie per il presidente del Cus Antonio De Introna, decano tra i colleghi italiani e sostenitore da tempo di quella che definì la cittadella dello sport a Fontescodella. Di origini campane, con la battuta pronta anche nei contesti più formali, De Introna (per gli amici Totò) è grande conoscitore di sport, veterano di Universiadi e assai stimato a Roma e all’estero.

Siamo ad una svolta per tutta Macerata e ad una vittoria personale?

“E’ stato un tira e molla con l’Università ed il Comune per almeno 15 anni e la vittoria mia su questa cittadella è che verrà realizzata vicino al centro, mentre le precedenti amministrazioni la prevedevano alla Pieve o alle Vergini.”

Ha mai perso le speranze?

“In effetti credevo non avrei fatto in tempo a vederla. Probabilmente l’iter si è velocizzato perché l’Università aveva bisogno di far cassa vendendo l’attuale area del Cus.”

Il Rettore Sani è stato un alleato..

” Sì, ha capito che un Ateneo moderno non poteva basarsi solo sull’offerta didattica, bisognava pensare anche al dopo.”

Nei nuovi impianti (le piscine non saranno gestite dal Cus) vi saranno 3 campi da calcetto/tennis, una palestra, uffici, zona ristorazione, un campo in erba sintetica con tribuna ed in futuro si avrà il Palas. Ci saranno delle modifiche?

“Sceglieremo quale sintetico usare per favorire hockey e rugby, poi i campetti dovranno avere una copertura probabilmente lamellare. Infine mi piacerebbe ci fosse una piccola foresteria.”

Macerata e l’Università, con questi impianti il Cus tornerà nel giro che conta..

“Sì, potremo tornare ad organizzare i Campionati nazionali e, perché no, quelli europei.”

E’ la sua soddisfazione più grande?

“E’ dal 1963 che sono presidente Cus e di soddisfazioni, soprattutto internazionali, ne ho avute tante. Questa cittadella è un coronamento ma la soddisfazione maggiore è l’aver cresciuto tante generazioni di giovani. Io ho messo il Cus davanti a tutto, alle ambizioni e alla famiglia.”

Le è rimasto un cruccio?

“Il mio sport da giovane, il basket, che non riesce a crescere.”

Da Ufficio Stampa CUS

Redazione Macerata Notizie
Pubblicato Martedì 2 dicembre, 2008 
alle ore 13:42
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