Presentata l’edizione 2020 di Macerata Jazz
La manifestazione si terrà tra il 31 gennaio e il 5 aprile
Le luci del Teatro Lauro Rossi si accendono, le porte degli Antichi Forni si aprono, il centro storico di Macerata torna a vibrare di grande musica: tutto è pronto per la 51^ edizione di Macerata Jazz, lo storico festival che ogni anno porta in città alcuni tra i più grandi musicisti jazz internazionali, in programma dal 31 gennaio al 5 di aprile, presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa.
Anche quest’anno la kermesse del Comune di Macerata, con la direzione artistica di Musicamdo Jazz, non si smentisce programmando un fitto calendario di appuntamenti, 5 grandi concerti a teatro, una mostra fotografica che raccoglie gli scatti di alcuni dei fotografi jazz del territorio, una settimana di jazz club e molto altro ancora.
“Ogni volta è un grande successo inaugurare la rassegna jazz della città di Macerata, che ha l’onore di andare su tutto il territorio nazionale e non solo, in diretta radio con Skyline- afferma l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde -. Qui il jazz è un’istituzione, un pezzo di storia culturale, un racconto di storie di musicisti, appassionati, creativi e imprenditori che hanno contaminato tanti luoghi storici, dal Teatro Lauro Rossi a Il Pozzo. Il sogno di tutti è che presto torni il mitico Festival Jazz all’Arena Sferisterio, quell’idea straordinaria di un maceratese illustre come l’indimenticabile Paolo Piangiarelli e tanti altri visionari come lui”.
Grande soddisfazione espressa anche dal direttore artistico Daniele Massimi di Musicamdo Jazz: “Per la 51 edizione abbiamo in serbo grandi concerti, jam session, mostre, degustazioni, guide all’ascolto. Il tutto avviene coinvolgendo tre diversi luoghi del centro storico. Il cuore come sempre è il Teatro Lauro Rossi che ospiterà cinque importanti concerti, ad iniziare da quello del 31 gennaio dedicato alla Philology Label con la Colours Jazz Orchestra, Elias Lapia vincitore del Premio Urbani e il grande Baptiste Herbin, per continuare poi con Avishai Cohen, Paolo Fresu, Daniele Di Bonaventura e Sergio Cammariere. Altro luogo – continua Massimi – è “Il Pozzo” dove le eccellenze vitivinicole del territorio dialogheranno con la musica jazz made in Marche. Da ultimo per una settimana, dal 23 febbraio al 1 marzo, trasformeremo gli Antichi Forni in un Jazz Club con una mostra fotografica collettiva e una ricca programmazione musicale che avrà inizio con il piano solo di Mike Melillo”.
Con il sostegno del Comune di Macerata e dell’Assessorato alla Cultura, del cappellificio di Montappone Hats&Dreams, di altri sponsor e sostenitori, il Macerata Jazz Festival intesse un legame con l’Università di Macerata coinvolta nel laboratorio ImproveIsAction che vedrà gli studenti del polo maceratese incontrare gli artisti, dialogare con loro, raccontare la stagione.
“La possibilità di confrontarsi con realtà artistico-culturali di prestigio come Macerata Jazz– spiega la Pamela Lattanzi, dell’Università degli Studi di Macerata delegata del Rettore per l’orientamento – offre ai nostri studenti importanti opportunità per acquisire competenze relazionali, metodologiche e personali come la capacità di comunicare, negoziare, lavorare in team, sviluppare la creatività”.
Se al Teatro Lauro Rossi saranno Baptiste Herbin, Sergio Cammariere, Elias Lapia, Paolo Fresu, Colours Jazz Orchestra, Avishai Cohen e Daniele Di Bonaventura a capitanare le serate, agli Antichi Forni una vera e propria rassegna collaterale ad ingresso gratuito ruoterà attorno alla mostra fotografica collettiva a cura di Viviana Falcioni, Andrea Feliziani, Carlo Pieroni, Luciano Serafini e Marco Tamburrini.
Dal 23 febbraio al 1 marzo, lo spazio diventerà un vero e proprio Jazz Club dove, a commentare le immagini fotografiche, si svolgeranno varie iniziative. Dai concerti di Mike Melillo in piano solo (23 febbraio), Emilia Zamuner in duo con Massimo Moriconi (28 febbraio), il Daniele Cervigni Quintet (29 febbraio) e la Musicamdo Jazz Orchestra (1 marzo), agli ascolti guidati (25-26 febbraio) dei dischi in vinile, sino all’incontro pomeridiano con Paolo Fresu (24 febbraio).
Lo storico locale del jazz maceratese, il Pozzo, ospiterà come ogni anno la rassegna “Il gusto del jazz”. Tra aperitivi e degustazioni dei vini del Consorzio Colli Maceratesi DOC, dalle ore 19,30 ben cinque concerti, uno in ogni data della rassegna a teatro e poi, dalle ore 23,30 la consueta jam session.
L’abbonamento alla stagione, acquistabile alla Biglietteria dei teatri situata in piazza Mazzini, consente l’ingresso ai cinque concerti e la scelta della propria poltrona, che rimarrà la stessa per tutta la stagione. Il costo è di €80,00 per l’abbonamento intero o di €40,00 per gli studenti Unimc. Il costo dei singoli biglietti è di 20 euro, ridotto per gli studenti Unimc 10 euro.
MACERATA JAZZ E UNIMC: NASCE IMPROVEISACTION
Musicamdo Jazz, per l’edizione 2020 di Macerata Jazz ha stretto una collaborazione con l’Università degli studi di Macerata. Frutto della sinergia, l’organizzazione del Laboratorio ImproveIsAction al quale sono invitati a partecipare tutti gli studenti dell’Ateneo. Gli studenti interessati potranno affiancare lo staff della comunicazione nel corso del festival sviluppando materiali per le pagine social che verranno aperte appositamente per il laboratorio, contenuti di testo ad hoc, podcast e interviste e molto altro. Coordinati dall’Associazione Musicamdo, gli studenti potranno essere parte attiva dell’evento organizzando una redazione che sviluppi lo storytelling di tutte le attività in programma, da quelle in teatro a quelle al Pozzo, passando per quelle organizzate presso gli Antichi Forni.
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