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Tolentino, torna per il quinto anno consecutivo l’appuntamento con “Tamburi di Pace”

Sabato 20 luglio previsto un evento in piazza della Libertà con la partecipazione dell'orchestra Esyo e di Paolo Rumiz

Orchestra Esyo

Si rinnova anche nel 2019, per il quinto anno consecutivo, il progetto “Tamburi di Pace”, nato dal sodalizio della European Spirit of Youth Orchestra – ESYO, ensemble sinfonico composto da settantacinque giovani musicisti provenienti da tredici paesi europei, con il giornalista e scrittore Paolo Rumiz.

L’orchestra giovanile ESYO, fondata venticinque anni fa dal M° Igor Coretti Kuret con il sostegno morale del grande violinista Lord Yehudi Menuhin, si ricostituisce ogni anno coinvolgendo talenti sempre nuovi selezionati nei più prestigiosi conservatori e nelle migliori scuole di musica europee. Formata esclusivamente da musicisti di età compresa tra 13 e 20 anni, l’orchestra ha visto crescere musicalmente ed umanamente oltre duemilacinquecento giovani, che grazie a questa esperienza si sono confrontati con i valori della cooperazione e dell’impegno civile.

L’orchestra giovanile ESYO e Paolo Rumiz saranno a Tolentino, in piazza della Libertà, sabato 20 luglio, alle ore 21.30 (ingresso libero) per un concerto dedicato all’Europa.

“Con piacere e onore – dichiarano il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e l’Assessore alla Cultura Silvia Tatò – ospitiamo una così prestigiosa istituzione musicale di valenza internazionale che insieme a Rumiz daranno vita a una serata indimenticabile. Un evento molto importante che ci auguriamo sarà apprezzato dai cittadini di Tolentino e di tutto il territorio interamente dedicato ai temi e ai miti che hanno portato alla fondazione della nostra Europa unita”.

L’idea di “Tamburi di Pace” nasce dal desiderio di riaffermare, attraverso il linguaggio universale della musica, i valori della pacee del dialogo interculturale. I concerti per voce narrante e orchestra sono eventi sinfonici unici nel loro genere, in cui parole e note si intrecciano, sviluppandosi attorno a un tema diverso ogni anno.

Le composizioni narrative che Paolo Rumiz reciterà durante gli spettacoli del tour 2019 si ispireranno all’antico mito di Europa e dialogheranno con le musiche di Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov, Maurice Ravel e Ludvig v. Beethoven, eseguite dalla ESYO Orchestra.

 

In viaggio alla ricerca di Europa

In questo momento così confuso, tra Brexit, nazionalismi e respingimenti, è il momento di chiedersi cosa significa Europa, ripartendo dalle sue origini” – Paolo Rumiz

La quinta edizione di “Tamburi di pace” è dedicata a una rilettura della mitica traversata mediterranea della principessa fenicia Europa, rapita da Giove – trasformato in mansueto toro bianco – su una spiaggia dell’attuale Libano e da lui portata verso Occidente.

Il racconto, in prosa e versi endecasillabi, propone una rivisitazione attuale e fortemente metaforica del mito fondativo del nostro continente.

“La premessa è che Europa ha dimenticato il suo nome, la sua storia e il suo destino millenario di capolinea di popoli venuti da lontano – spiega Rumiz – Lo spettacolo è un viaggio sulla scia del mito, verso le terre del tramonto, sulla rotta della grande capostipite della nostra stirpe. Europa è la prima donna che attraversa con paura il Mare Nostro in tempesta, per approdare al vecchio continente. La prima di tante che verranno.”

I brani inediti che lo stesso Rumiz reciterà durante i concerti saranno tratti dal suo libro “Canto per Europa”, che uscirà contemporaneamente in più lingue europee a partire dalla primavera 2020, legando così “Tamburi di pace” ad un evento editoriale internazionale.

 

Gli ideatori di Tamburi di pace

Paolo Rumiz

Giornalista e scrittore triestino, attento cultore delle storie del passato, dimenticate volutamente o per convenienza. Inviato del quotidiano “Il Piccolo” negli anni dei grandi cambiamenti a Est di Trieste, e poi de “La Repubblica”, dal 1986 ha seguito gli eventi dell’area balcanico-danubiana, coprendo gli anni difficili della guerra jugoslava, specializzandosi poi in reportage di viaggio. Nel novembre 2001 è stato inviato a documentare l’invasione dell’Afghanistan. Da quindici anni realizza ogni agosto un lungo feuilleton di esplorazione negli spazi più arcani d’Italia e dello spazio euro-mediterraneo. È un sensibile estimatore dell’European Spirit of Youth Orchestra e del messaggio di pace e di collaborazione tra i popoli di cui essa è ambasciatrice. Dal 2015 accompagna la ESYO nel progetto culturale “Tamburi di pace”.

Igor Coretti Kuret

Musicista triestino e direttore d’orchestra, fondatore e direttore della ESYO, è impegnato a formare i giovani musicisti europei nello spirito di convivenza pacifica e di collaborazione transnazionale che si basa sul reciproco rispetto e sulla miglior conoscenza tra i popoli. Nel dicembre 2007 è stato premiato con la Medaglia d’Onore dell’Iniziativa Centro Europea (In.C.E.) per i risultati ottenuti con l’orchestra nel vasto panorama musicale internazionale.

La European Spirit of Youth Orchestra

L’Orchestra dei giovani musicisti europei (ESYO) è stata fondata dal maestro Igor Coretti Kuret nel 1994.

Ensemble sinfonico composto da 75 giovani musicisti (dagli 11 ai 18 anni) provenienti da 13 paesi europei, la ESYO costituisce un’esperienza unica nel panorama concertistico internazionale. Frutto di diverse esperienze didattiche ed umane (anche i professori che collaborano alla preparazione dell’orchestra sono di provenienza internazionale), la ESYO si è esibita sotto l’Alto Patrocinio della Commissione UE, del Parlamento Europeo, dell’In.C.E. e della Presidenza della Repubblica Italiana e, in due occasioni, davanti ai Capi di Governo dei Paesi Membri dell’In.C.E.

Le esibizioni in concerto sono state più di 200 in Italia ed in altri 13 paesi europei (Austria, Bosnia ed Erzegovina, Bielorussia, Repubblica Ceca, Croazia, Germania, Macedonia, Polonia, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia e Ungheria) insieme a solisti di fama internazionale quali Uto Ughi, Giovanni Angeleri, Ernö Kallai, eseguiti nelle sale di teatri prestigiosi quali il Rudolphim di Praga, il Teatro Massimo Bellini di Catania, la sala della Filarmonica di Belgrado, il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro Verdi di Trieste, l’Auditorium Cariplo di Milano, la Konzerthaus di Berlino e nelle sedi di importanti istituzioni europee, come la sede del Parlamento UE a Bruxelles.

Il valore artistico e lo spirito europeo della ESYO sono stati riconosciuti anche dal Maestro Riccardo Muti, che l’ha invitata ad affiancare la sua Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” nell’esecuzione del Requiem di Verdi nel concerto di “Le Vie dell’Amicizia” – Requiem per le vittime di tutte le guerre, da lui diretto a Redipuglia, alla presenza dei Capi di Stato di Austria, Croazia, Italia e Slovenia, in occasione delle commemorazioni del Centenario della Grande Guerra (nel 2014).

Dal 2015 l’orchestra ESYO è inoltre la protagonista del progetto “Tamburi di pace” (2015-2019) al quale sono state conferite la Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana e l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo. La voce di Paolo Rumiz, scrittore e giornalista di fama internazionale, è diventata parte integrante dell’orchestra. I suoi testi, composti appositamente per gli spettacoli ed in armonia con il programma musicale, ruotano attorno a tematiche ogni anno differenti.

Tour estivo 2019 – Hommage à Yehudi Menuhin

Il tour Tamburi di pace 2019 è idealmente dedicato a Lord Yehudi Menuhin (1900-1999), grande violinista e fermo sostenitore dei valori dei padri fondatori dell’Unione Europea, nel ventesimo anniversario della sua scomparsa.

“Young musicians are the connective tissue of our humanity. It is they who carry the message of understanding, compassion and love and generate the vibrations which no barriers can stop and who, in their music-making, display a joy that can only come through good will and trust between people of various backgrounds.”

Lord Yehudi Menuhin

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