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Italia Nostra: “I cittadini vogliono il rispetto del territorio”

CamerinoI cittadini vogliono che il territorio ed il paesaggio, bene tutelato costituzionalmente, venga risparmiato anche dai progetti di rilevanza economica legati alle energie rinnovabili e che le leggi vengano rispettate da tutti.


Nelle Marche, colpevolmente, la Giunta ed il Consiglio Regionale hanno permesso troppo spesso l’occupazione del suolo agricolo da parte dei pannelli solari e in tema di rigassificatori offshore, hanno approvato la realizzazione dell’impianto dell’API di Falconara senza avere garanzie occupazionali sui dipendenti della raffineria; tanto è vero che da gennaio 2013 saranno posti in cassa integrazione centinaia di lavoratori dell’API. L’ultima forzatura è aver ricorso, in maniera a nostro parere inappropriato, al Consiglio dei Ministri per ottenere una autorizzazione unica che superasse il parere negativo dell’organismo dello Stato deputato alla salvaguardia del paesaggio: la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici della Marche.

E’ dal 2007 che tale organismo, insieme alla Regione Umbria interessata per contiguità territoriale, esprime il proprio parere negativo, determinante, su un impianto eolico della Comunità Montana di Camerino che prevede, sopra Colfiorito ma in territorio marchigiano, la costruzione di 17 torri eoliche di 105 metri in area vincolata per legge sotto l’aspetto paesaggistico ambientale. Contro tale azione la Presidenza Nazionale di Italia Nostra a firma di Marco Parini ha incaricato l’avv. Tommaso Rossi del foro di Ancona di predisporre ricorso al Tar Marche con richiesta di sospensiva contro il decreto dirigenziale della Regione Marche che dispone l’inizio dei lavori. Il ricorso si basa sul principio che è nulla un’autorizzazione unica ottenuta in presenza di dissenso espresso dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici della Marche, in sede di conferenza di servizi, e che non poteva essere riaperta nel 2012, dopo quasi cinque anni, la conferenza di servizi iniziata nel 2007. Tale conferenza doveva essere considerata conclusa dopo l’annullamento dell’autorizzazione paesaggistica ad opera della Soprintendenza stessa nel 2009 ed invece è rimasta “congelata”.

Inoltre non sono state affatto tenute in considerazione le modifiche indicate dalla Soprintendenza come necessarie al fine di ottenere un parere positivo di compatibilità paesaggistica, omettendo in maniera assoluta di valutare i fondamentali aspetti ambientali e paesaggistici connessi all’opera in oggetto. Tale ricorso, che vede il sostegno economico anche del WWF e di Federnatura, nonché di altre associazioni e di semplici cittadini, si affianca alla raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare, sul governo del territorio regionale, predisposta dal Forum Paesaggio Marche al quale stanno aderendo migliaia di cittadini. Tale legge, se approvata nel testo proposto, impedirebbe in futuro la realizzazione di tali progetti in aree tutelate. L’udienza per valutare la richiesta di sospensiva è fissata avanti al TAR Marche per il 10 gennaio 2013. Di tale argomento si è discusso in una conferenza stampa alla quale è intervenuto anche la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche.

da Italia Nostra

Redazione Macerata Notizie
Pubblicato Mercoledì 19 dicembre, 2012 
alle ore 16:15
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