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Quasi 20.000 presenze per l’edizione 2019 della Rassegna Agricola del Centro Italia a Macerata

Il sindaco Romano Carancini: «RACI è sempre di più festa popolare di tanti e per tutte le generazioni»

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Raci 2019

Prosegue il trend positivo per la Rassegna Agricola del Centro Italia la cui 35^ edizione ha chiuso i battenti nella serata di domenica 12 maggio al Centro Fiere di Villa Potenza.

Positivo, infatti, il bilancio della tre giorni, dal 10 al 12 maggio, dedicata alla zootecnia, all’agricoltura biologica, al cibo di qualità, all’enogastronomia, alla grandi macchine agricole, all’attività equestre, agli animali e alla promozione turistica del territorio.

La quarta edizione della rassegna sotto l’egida del Comune di Macerata, affiancata dalla Regione Marche e dalla Provincia di Macerata e sponsor privati, va in archivio con numeri importanti.

Ed eccole le cifre della 35^ edizione: 19.051 visitatori per un incasso totale di 84.592 euro, 280 gli espositori, 2.100 gli operatori presenti in fiera, 200 i bovini, tutti di alta qualità come segnalato dalla ANABIC provenienti dalle migliori aziende dislocate nelle province  di Macerata, Ancona, Perugia, Pescara, Teramo e Benevento, 130 i cavalli.

“Certo i numeri quando sono positivi come quelli sopra riportati indicano un successo – commenta il sindaco Romano Carancini -. La 35ª edizione della RACI, però, è e deve essere anche altro. Intanto è espressione di un clima di maggiore fiducia dell’intero sistema di produzione agricola locale e del settore della ricerca rappresentato dalla presenza delle università e delle scuole. Forte è stata la volontà di presentare ai visitatori prodotti, metodologie di lavoro e progetti che guardano alla qualità della vita che si misura con la tecnologia e infine studia nuovi progetti in cui l’uomo è protagonista di una relazione positiva con il consumatore.  RACI – prosegue il sindaco – è anche sempre di più festa popolare di tanti e per tutte le generazioni. La relazione umana, che non si conta con i biglietti staccati, bensì con la volontà di incontrarsi e dialogare, sedersi ad un tavolo per mangiare insieme, conoscere i prodotti e la loro provenienza sono allo stesso tempo valore umano e rafforzamento di un rapporto tra sistema produttivo agricolo e consumatori che solo la RACI riesce a mettere insieme. È questo l’orizzonte a cui guardiamo, la cifra di civiltà che parte dalla terra da cui nasce ogni cosa e alla quale continueremo a rivolgerci.”

La Raci 2019 si è confermata dunque una vetrina importante per la valorizzazione del territorio e della regione mentre, tra pochi mesi, la macchina organizzativa per l’edizione 2020, che dovrebbe svolgersi il 15, 16 e 17 maggio, si metterà al lavoro per rinnovare l’offerta che fino ad oggi è risultata vincente.

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