Dopo l’ipotesi di un’azione legale da parte della famiglia di Vigor Bovolenta, il Comune di Macerata e la Lube Volley respingono ogni addebito. La presenza del defibrillatore in campo non era obbligatoria.

Lo hanno affermato il vice presidente della Lube, Albino Massaccesi, e l’assessore allo sport del Comune, Alferio Canesin.

Tuttavia il legale della famiglia Bovolenta sottolinea di voler approfondire la questione per tentare di capire se l’atleta, stroncato a 37 anni da un malore lo scorso 24 marzo durante una partita di serie B2 disputata con la sua Volley Forlì contro Macerata, si sarebbe potuto salvare.

di Redazione